eJournals Italienisch 41/81

Italienisch
ita
0171-4996
2941-0800
Narr Verlag Tübingen
10.2357/Ital-2019-0013
Es handelt sich um einen Open-Access-Artikel, der unter den Bedingungen der Lizenz CC by 4.0 veröffentlicht wurde.http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/61
2019
4181 Fesenmeier Föcking Krefeld Ott

Tiberio Snaidero:Interkulturelles Lernen im Italienischunterricht. Eine Konzeption und Lernaufgaben für Italienisch als 3. Fremdsprache, Berlin: Frank & Timme 2017, pp. 435, € 54,80

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2019
Domenica Elisa Cicala
ita41810120
120 Kurzrezensionen kanonischen Textes Orlando Furioso von Ludovico Ariosto in «Cristiani e Saraceni nell’Orlando Furioso: personaggi cross-border e tracce di transculturalità» Politisch aktuell und für den Gegenstand der Transkulturalität interessante Impulse liefert auch der Beitrag von Maria Grazia Negro, «Alto adige/ alto fragile: la decostruzione della Heimat nella poesia plurilingue di Gerhard Kofler e di Norbert C Kaser», in dem sie den Heimat-Begriff in der Poetik Gerhard Koflers und Norbert C Kasers dekonstruiert und in den historisch-politischen Zusammenhang setzt Das Konzept der Transkulturalität wird hier zu einem auf Ebene der Ästhetik kritischen, politischen Instrument, abzulesen auch an den Texten der Online-Zeitschrift El-Ghibli, die Rotraud von Kulessa in ihrem Beitrag «La letteratura impegnata italofona online: il caso della rivista elettronica ‘El-Ghibli’ come laboratorio della letteratura transculturale» bespricht Die junge Disziplin der Transkulturalität kann so verstanden tatsächlich den philosophischen, ästhetischen und selbstreflexiven Horizont der italophonen Literaturtheorie erweitern und die etwas in Vergessenheit geratene ethische und soziale Funktion von Literatur wieder in den Vordergrund rücken In einer globalen, heterogenen Weltgesellschaft beschreibt Transkulturalität nicht nur ein offensichtliches Untersuchungsfeld, bei dem der Blick auf die Zukunft gerichtet sein muss und das sich darüber hinaus, wie die Autorinnen und Autoren zeigen, auf eine solide Traditionslinie in der italienischsprachigen Literatur stützt, sondern bietet sich im Hinblick auf den ethical turn in der Literatur auch als analytische Kategorie in der Frage nach der Begegnung mit dem Anderen an Martina Kollroß Tiberio Snaidero: Interkulturelles Lernen im Italienischunterricht. Eine Konzeption und Lernaufgaben für Italienisch als 3. Fremdsprache, Berlin: Frank & Timme 2017, pp. 435, € 54,80 Accostandosi al Paese di origine e alla sua cultura a partire da una distanza geografica e culturale, nonché attraverso la lente di ingrandimento di un’altra lingua, con la pubblicazione della sua tesi di dottorato Tiberio Snaidero si propone di fornire un contributo nell’ambito della Didattica della lingua e cultura italiana, focalizzando l’attenzione sulle specificità dell’apprendimento interculturale nella lezione di italiano Come spiega nell’introduzione (pp 17-27), in cui, oltre a motivare la scelta tematica chiarendo ragioni biografiche e professionali alla base del percorso condotto, delimita il campo di indagine e precisa gli obiettivi perseguiti, lo studio consiste in un’indagine DOI 10. 23 57/ Ital-2019 - 0 013 Italienisch_81.indb 120 02.07.19 14: 05 121 Kurzrezensionen ermeneutica, orientata anche alla dimensione pratica e contenente una sorta di valutazione empirica Dopo la parte introduttiva, il lavoro è diviso in quattro capitoli, ciascuno dei quali contiene in apertura la formulazione della domanda di ricerca a cui viene data risposta Il primo interrogativo, affrontato nel secondo capitolo (pp 29-160), concerne l’analisi delle particolarità dell’apprendimento interculturale nell’insegnamento dell’italiano Tuttavia, mancando in Germania cattedre universitarie dedicate esclusivamente alla Didattica dell’italiano, mancanza da cui consegue l’assenza, salvo qualche eccezione, di veri e propri studi scientifici condotti in modo sistematico in tale settore, e risultando essere non molto note nei contesti germanofoni le indagini riguardo all’apprendimento interculturale realizzate in Italia nella Didattica dell’italiano a stranieri, secondo l’autore appare opportuno ricostruire in primis le tappe di sviluppo dell’apprendimento interculturale in generale nella Didattica delle lingue straniere in Germania, tracciandone l’evoluzione da un punto di vista storico, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri Sintetizzando i contenuti di importanti contributi scientifici relativi al tema dell’apprendimento e della competenza interculturale pubblicati nell’ambito della Didattica dell’inglese, del francese e del tedesco come lingua straniera, fra cui anche alcuni volti a sottolineare il potenziale di testi letterari come base e strumento per affrontare temi interculturali, lo studioso offre un ricco e dettagliato panorama di approcci, concetti e principi didattici formulati negli ultimi decenni Dal piano teorico generale passa all’analisi, condotta con precisione e sguardo critico, di fattori specifici riferiti all’italiano allo scopo di: tracciare tendenze attuali della Didattica della cultura nell’italianistica tedesca e dimostrare come in Germania l’apprendimento interculturale nell’insegnamento dell’italiano sia un ramo di ricerca ancora poco indagato; illustrare la situazione relativa allo studio dell’italiano, introdotto come materia curriculare a partire dagli anni Settanta e appreso principalmente come terza lingua straniera da una bassa percentuale di alunni negli istituti scolastici tedeschi; mostrare come, in alcuni libri di testo analizzati, vari argomenti legati alla cultura vengano trattati innanzitutto per introdurre aspetti lessicali o grammaticali; e, infine, ribadire la necessità di adeguare proposte didattiche e criteri di valutazione praticabili concretamente in classe Su tale sfondo si colloca la proposta formulata da Snaidero di un approccio comunicativo interculturale e plurilingue: riflettendo su possibili elementi che possono contribuire allo sviluppo di un apprendimento interculturale specifico per l’italiano, l’autore sottolinea l’importanza di fornire ai discenti un’immagine autentica dell’Italia e, tenendo conto, tra gli altri, del modello di Byram (1997, 1999), ribadisce che lo scopo principale della lezione di italiano consiste in primo luogo nello Italienisch_81.indb 121 02.07.19 14: 05 122 Kurzrezensionen sviluppo della capacità di giudicare criticamente la società italiana e quella tedesca, obiettivo perseguibile anche mediante l’utilizzo di testi in tedesco, inglese, francese e/ o spagnolo relativi all’Italia (cfr pp 152-160) La seconda domanda che apre il terzo capitolo (pp 161-200) verte sulle tipologie di attività attraverso cui è possibile stimolare l’apprendimento interculturale nella lezione di italiano delle ultime classi dei licei Tra gli strumenti, i testi della letteratura per ragazzi e, soprattutto, della letteratura de-centrata (Lüderssen/ Sanna 1995) possono assumere un ruolo importante nella misura in cui, affrontando tematiche legate al contesto culturale attuale e rilevanti per i giovani, possono stimolare un processo di identificazione e un cambiamento di prospettiva per il raggiungimento di obiettivi cognitivi, metacognitivi, affettivi, sociali e orientati all’azione Attraverso metodologie cooperative e interattive, l’impiego di blog e piattaforme digitali, l’organizzazione di scambi reali e virtuali o di soggiorni culturali in Italia, a partire dal concetto di Task-based Language Learning, si sottolinea la necessità di svolgere attività autentiche e credibili legate alla vita reale dei discenti Illustrando in modo approfondito, alla luce di varie pubblicazioni di riferimento, caratteristiche, funzioni e obiettivi dei tasks, Snaidero spiega i motivi e i metodi di un loro utilizzo per sviluppare la competenza comunicativa interculturale: tra gli esempi, giochi di ruolo e simulations globales implicano la capacità di negotiation of meaning, consentono l’analisi di critical incidents e mirano all’acquisizione di language awareness Oltre a trarre vantaggio dalla madrelingua e dalle altre lingue apprese come prima e seconda lingua straniera, nell’apprendimento dell’italiano si possono sfruttare le potenzialità della didattica dell’intercomprensione e della mediazione che rinviano all’acquisizione di una competenza plurilingue e transculturale Il quarto capitolo (pp 201-257) traccia i criteri di scelta dei contenuti per l’apprendimento interculturale nella lezione di italiano Partendo dall’osservazione che alcuni libri di testo affrontano argomenti non legati alle specificità della realtà italiana che, diversamente da quanto comporta lo studio del francese e dello spagnolo, rimanda in maniera quasi esclusiva a un unico Paese di riferimento che dispone di una comune base cognitiva e di una sostanziale omogeneità linguistico-culturale, l’autore sottolinea la necessità di mostrare ai discenti un ritratto rappresentativo, realistico e attuale del bel Paese, tematizzando fenomeni sociali e politici e trattando tematiche che stimolano la comprensione dell’altro e la capacità di interagire mediante la lingua straniera Fra i temi, oltre ai rapporti italo-tedeschi, analizzabili anche dal punto di vista calcistico, agli stereotipi e alle problematiche migratorie che accomunano i due Paesi, Snaidero propone la (spesso mancata) integrazione dei migranti, la fuga dei cervelli, la «berlusconizzazione» della società, la videocrazia e l’immagine della donna, il leghismo e Italienisch_81.indb 122 02.07.19 14: 05 123 Kurzrezensionen l’intolleranza come aspetti rilevanti per riflettere sulla realtà di un Paese in crisi Invece, tra i vari testi, presenta alcuni romanzi rappresentativi della cosiddetta letteratura de-centrata (Lüderssen 2004) o inter-letteratura (Mannino 2012) e aventi come protagonisti dei ragazzi, ovvero Vita (2003) di Melania Mazzucco e La festa del ritorno (2004) di Carmine Abate; anche opere come Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani (2007) di Fabio Geda e Questo mare non è il mio mare (2007) di Elisabetta Lodoli vengono ritenute particolarmente adeguate per sviluppare una competenza interculturale nella lezione di italiano Non solo molti testi di scrittori migranti, italiani interculturali o «itagliani», secondo la definizione di Gnisci (2009), si possono usare in classe per motivi tanto tematici, quanto stilistici e diegetici, ma anche film, come Cose dell’altro mondo (2012) di Francesco Patierno, La giusta distanza (2007) di Carlo Mazzacurati, L’orchestra di piazza Vittorio (2006) di Agostino Ferrente e Io, l’altro (2007) di Mohsen Melliti, vengono passati in rassegna e valutati per la loro fruibilità didattica Esponendo un’accurata selezione di argomenti, lo studioso si sofferma, dunque, su materiali ritenuti utilizzabili in una lezione interculturale di italiano che riconosca i concetti di pluralità e pluralismo come segni caratterizzanti la cultura europea Nel quinto capitolo (pp 259-388) vengono proposte, analizzate e commentate attività didattiche, finalizzate allo sviluppo dell’apprendimento interculturale nella lezione di italiano e sviluppate con un taglio plurilingue che prevede, come elementi di scaffolding, l’integrazione di materiali in tedesco, inglese, spagnolo e francese, condotta secondo i principi della metodologia CLIL Le proposte formulate affrontano argomenti che rientrano nei seguenti ambiti tematici: Processi migratori e diversità culturali, Identità nazionale ed europea, Attualità sociale e politica, Questioni sociali del presente e L’Italia di oggi Riguardo alla struttura, ciascuno dei quattro moduli (Gesamtaufgabe), intitolati Noi italiani neri, Germanesi contro Toskanisti, Il corpo delle donne in una videocrazia, In fuga da «Bella Italia», è composto da più compiti (Lernaufgaben), ognuno dei quali prevede più attività (Teilaufgaben) Secondo il modello di Willis (1996) e Bechtel (2011), in ogni compito a una fase iniziale (pre-task) segue una fase centrale, volta a risolvere un compito target mediante l’attivazione di competenze linguistiche, testuali e interculturali (task cycle), per passare a una fase finale di produzione linguistica e valutazione della qualità del processo di apprendimento (language focus) Basati su materiali autentici, quali testi letterari e di saggistica, articoli giornalistici, blog, film, documentari e immagini, ma anche glossari bio trilingui e traduzioni, garantendo un certo grado di differenziazione e individualizzazione e tenendo conto dei criteri dei Bildungsstandards (KMK 2012), i moduli contengono anche indicazioni relative a requi- Italienisch_81.indb 123 02.07.19 14: 05 124 Kurzrezensionen siti contenutistici, obiettivi perseguiti, competenze e livelli, durata prevista, risultati prodotti e fonti utilizzate Tramite l’uso di tabelle si visualizza il percorso didattico proposto che, con attività finalizzate alla riflessione sulla propria esperienza e identità plurale, all’interpretazione di diversi punti di vista e allo sviluppo di una critical cultural awareness, costituisce un tentativo di declinare in chiave didattica i temi di «italianità» e «tedeschitudine» Un limite tangibile, dichiarato e motivato dallo stesso Snaidero (cfr pp 402-403), consiste nel fatto che le attività didattiche proposte non sono state sperimentate in classe, ma (quasi tutte) discusse e commentate da un gruppo di tredici esperti, docenti e discenti durante un workshop organizzato ad hoc e non tenuto personalmente dall’autore, a cui è stata inviata una registrazione audio, contenente dieci minuti della discussione plenaria Sia gli apprezzamenti espressi sia le critiche rivolte, riassunte nella prima parte del sesto capitolo (pp 389-409), appaiono in buona parte largamente condivisibili; in particolare, come suggerito dagli esperti, l’idea di far svolgere attività non solo in italiano e tedesco, ma anche in inglese, francese e spagnolo, in obbedienza all’approccio interculturale plurilingue seguito, andrebbe osservata e valutata nella sua concreta realizzabilità pratica In ogni caso, appoggiandosi con perizia a una solida e ampia base scientifica, rielaborandone in maniera ragionata e motivata proposte e risultati, Snaidero applica alla Didattica dell’italiano concetti e principi, metodi e criteri ampiamente discussi nel dibattito relativo all’insegnamento delle altre lingue straniere; attraverso parti riassuntive ed elenchi, senza rinunciare a ripetizioni e richiami interni, il lettore viene guidato nella complessa trattazione dell’argomento, in un volume che auspica di colmare un vuoto nell’Italianistica e rappresenta uno studio valido che offre un tassello importante nella Didattica dell’italiano in Germania . Domenica Elisa Cicala Italienisch_81.indb 124 02.07.19 14: 05