Italienisch
ita
0171-4996
2941-0800
Narr Verlag Tübingen
10.2357/Ital-2020-0014
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2020
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Fesenmeier Föcking Krefeld OttDonatella Troncarelli/Matteo La Grassa: La didattica dell’italiano nel contatto interculturale. Bologna: il Mulino 2018, 229 pp., € 22,00
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2020
Domenica Elisa Ciala
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113 Kurzrezensionen Verhältnis sie zueinander stehen und wie sich die Darstellung des Krieges in der Formensprache der Moderne wandelt Während Gianni Olla den (über-) ambitionierten Versuch unternimmt, diesen Wandel über den Zeitraum von knapp 200 Jahren hinweg anhand unterschiedlicher Genres und in verschiedenen Kulturräumen weitschweifig nachzuzeichnen und damit im Dokumentarischen stecken bleibt, vermittelt Flavia Crisanti vor dem Hintergrund der Kriegsthematik eine sehr gut gelungene Einführung in das ‘engagierte’ italienische Gegenwartstheater, seine Ursprünge, Akteure («narr-attori») und Erzählweise Der Band versammelt in der Mehrheit Beiträge, die in (guter) Erinnerung bleiben Die hier vorgebrachte Kritik, die sich in der Hauptsache auf das Fehlen eines Leitgedankens richtet, könnte somit auch der starken Ausdifferenzierung des wissenschaftlichen Feldes und seiner Methoden geschuldet sein, die es manchmal erschwert, zwei Menschen zu finden, die sich zu einem Thema etwas Substantielles zu sagen haben Auf der anderen Seite zeigt sich, dass mit Isnenghi (vgl auch Italienisch 80, 2018) und Casadei - um nur zwei Exponenten zu nennen - konsensfähige Ausgangspunkte für Überlegungen zum behandelten Themenkomplex gegeben sind Wer von dem Band keine gebündelte Untersuchung eines Korpus miteinander vergleichbarer Primärtexte erwartet, sondern bereit ist, sich in der eher rhizomatischen Ordnung auf die Suche nach neuen Lektüreanreizen zu begeben, wird von ihm bestimmt nicht enttäuscht werden Andreas Haarmann Donatella Troncarelli/ Matteo La Grassa: La didattica dell’italiano nel contatto interculturale. Bologna: il Mulino 2018, 229 pp., € 22,00 Il presente volume si propone una disamina dei contesti educativi istituzionali in cui, in seguito ai movimenti migratori che caratterizzano le società odierne, ha luogo il contatto linguistico e culturale tra italiano e lingue straniere Come illustrato nell’introduzione (pp 7-11), l’obiettivo perseguito dagli autori consiste nell’offrire a educatori, mediatori e docenti di italiano a stranieri elementi conoscitivi e spunti di riflessione riguardo alla didattica dell’italiano in realtà plurilingui, pluriculturali e plurilivello Volendo fornire un quadro sommario dei contenuti, in questa sede si accenna brevemente agli argomenti affrontati nelle due parti del volume La prima parte (pp 13-91), divisa in due capitoli, è dedicata all’insegnamento dell’italiano nel contatto interculturale in Italia Dal momento che il gruppo DOI 10. 23 57/ Ital-2020 - 0 014 83_Italienisch_Inhalt.indb 113 19.06.20 16: 36 114 Kurzrezensionen degli immigrati adulti rappresenta la categoria di apprendenti d’italiano numericamente maggiore, nel primo capitolo (pp 15-59) viene tracciato il profilo dell’apprendente immigrato adulto, descrivendo i contesti di apprendimento guidato e l’offerta formativa presente sul territorio nazionale Tra gli elementi di eterogeneità, sono il profilo linguistico dell’apprendente e il suo livello di alfabetizzazione a essere considerati i due aspetti principali che possono incidere sulle scelte organizzative e metodologiche del corso di lingua Più volte ribadita è la rilevanza del fattore ‘età’ nel processo di apprendimento di una lingua seconda, tenendo conto di aspetti cognitivi, neurobiologici, affettivi e motivazionali A tal proposito si fa riferimento al modello andragogico sviluppato da Malcolm Knowles (1997), per differenziare punti fondamentali che contraddistinguono la formazione rivolta ad adulti rispetto a quella indirizzata a bambini e per definire l’impianto psicopedagogico da applicare nella glottodidattica all’insegnamento ad adulti Ampio spazio viene dato poi alla descrizione dei contesti di apprendimento guidato in cui immigrati adulti imparano la lingua italiana In primo luogo, viene sintetizzata l’attività dei CPIA (Centri provinciali per l’istruzione degli adulti), istituiti nel 2007 e finalizzati al conseguimento di un titolo di studio da parte di adulti, anche non italofoni, ovvero al superamento della prova di livello A1 e A2 per ottenere il permesso di soggiorno Nell’ambito dell’insegnamento dell’italiano come L2, un ruolo spesso sostitutivo di quello che dovrebbe essere ricoperto da contesti istituzionali è svolto in Italia dal cosiddetto ‘terzo settore’, ossia da cooperative sociali, enti religiosi e associazioni di volontariato Inoltre, un’altra sede in cui si svolgono corsi di italiano L2 è costituita dalle carceri, in cui la proposta formativa offerta a detenuti stranieri dovrebbe comprendere attività non solo linguistiche e comunicative, ma anche pratiche e legate alla vita reale Infine, la realtà di centri linguistici universitari offre proposte formative di qualità in strutture ben attrezzate, ma legate all’istruzione formale Un ulteriore aspetto problematizzato concerne la didattica della L2 ad analfabeti in lingua madre Alla luce del panorama delineato si dimostra, pertanto, come in materia di istruzione linguistica ad adulti immigrati in Italia si possano registrare passi in avanti, non senza però rilevare punti di criticità, in particolare in merito alle politiche linguistiche vigenti e alla mancata valorizzazione nei vari contesti della figura del docente di italiano L2, chiamato non di rado a indossare anche i panni di mediatore culturale, dovendo gestire il contatto e il confronto interculturale Il secondo capitolo (pp 61-91) affronta il tema dell’insegnamento dell’italiano a bambini e adolescenti con cittadinanza non italiana Senza tacere la complessità di una realtà eterogenea per composizione e provenienza, 83_Italienisch_Inhalt.indb 114 19.06.20 16: 36 115 Kurzrezensionen si segnala l’aumento nel corso dell’ultimo trentennio della presenza sempre maggiore di classi multietniche, multiculturali e plurilinguistiche nel sistema scolastico italiano Oltre a documentare un insieme di profili di alunni stranieri presenti in Italia, si fa menzione di indicazioni ministeriali e misure adottate da istituti scolastici, finalizzate all’accoglienza e all’inserimento degli alunni stranieri Prima i corsi di alfabetizzazione, poi i laboratori di italiano L2 tenuti da facilitatori linguistici si sono imposti come lo spazio didattico in cui, mediante l’impiego di un approccio comunicativo e umanistico-affettivo e tramite l’applicazione di metodologie didattiche inclusive, si realizza un percorso di apprendimento guidato, volto al raggiungimento di una completa padronanza dell’italiano, passando per la capacità di studiare in italiano, anche grazie allo sviluppo di strategie adeguate Non mancano cenni relativi a iniziative avviate e a progetti svolti - come CLIO (Cantiere linguistico per l’integrazione e l’orientamento) rivolto a minori stranieri non accompagnati (MSNA), finanziato da fondi europei e curato da Save the Children Italia in collaborazione con altri enti dell’area romana La seconda parte comprende quattro capitoli ed è dedicata all’insegnamento dell’italiano nel contatto interculturale fuori d’Italia Nel terzo capitolo (pp 95-156) viene presentata la situazione dell’italiano in alcuni Stati europei Si parte dalla Confederazione svizzera, in cui l’italiano è una delle quattro lingue nazionali e, pur occupando una posizione di lingua minoritaria rispetto al tedesco e al francese, in una società tradizionalmente plurilingue e sempre più multietnica, è la terza lingua studiata come lingua straniera Si passa alla Germania, dove secondo dati del 2016 il 12% della popolazione totale è di origine straniera, e si evidenzia il ridimensionamento dei corsi di italiano inseriti nei curricula, con la conseguente diminuzione del numero di ore e di alunni, in seguito all’avanzamento di lingue di altre minoranze etniche e all’aumento della diffusione dello spagnolo come lingua straniera In Francia, paese tendenzialmente non disponibile a ufficializzare lingue diverse dal francese, lo studio delle lingue straniere occupa nel sistema scolastico una posizione centrale, anche grazie alla messa in pratica di approcci interdisciplinari e all’impiego di metodologie CLIL (Content and Language Integrated Learning); qui l’italiano si colloca al quarto posto tra le lingue più insegnate come lingua straniera, sebbene secondo rilevazioni del 2016 gli studenti universitari di italiano siano solo il 4% del totale In Belgio, in cui gli italiani rappresentano la seconda comunità straniera dopo quella francese, tra le varie iniziative praticate, nel 2010 sono stati introdotti i cosiddetti corsi OLC (Ouverture aux Langues et aux Cultures) che, ad esempio, a livello primario si rivolgono a tutta la classe e sono tenuti, in compresenza, 83_Italienisch_Inhalt.indb 115 19.06.20 16: 36 116 Kurzrezensionen dall’insegnante italiano e da quello francese Nel Regno Unito, invece, l’italiano rientra tra le lingue straniere meno diffuse a livello primario, nonostante a livello universitario venga offerta una vasta possibilità di scelta tra le materie da studiare, garantendo la combinazione dell’italiano con tante altre discipline Con la stessa struttura il quarto capitolo (pp 157-173) affronta il tema dell’insegnamento dell’italiano nell’America del Nord, il quinto (pp 175- 200) riguarda l’America del Sud e il sesto (pp 201-210) l’Oceania A caratterizzare la realtà canadese è la presenza di un alto numero di corsi curricolari, attivati e sostenuti dal governo italiano, accanto al grande interesse verso lo studio dell’italiano in contesto universitario Anche negli Stati Uniti la lingua italiana occupa una posizione rilevante, nonostante sia ampia la differenza tra il numero di residenti di origine italiana, i parlanti di italiano e il numero di studenti di italiano, in considerazione non tanto della poca diffusione della lingua nell’ambito dell’insegnamento scolastico, quanto piuttosto della sua condizione consolidata in ambito universitario In Argentina, paese estero con il maggior numero di italiani residenti, la lingua italiana è la prima lingua straniera parlata, per quanto, anche in questo caso, notevolmente inferiore sia la cifra di studenti di italiano; l’insegnamento dell’italiano nelle scuole argentine è connesso all’impegno determinante dello Stato italiano e agli accordi sottoscritti per regolamentare l’esistenza in loco di scuole italiane Diversa è la situazione dell’italiano in Brasile, ove la sua presenza risulta meno radicata, poiché la normativa nazionale prevede l’insegnamento obbligatorio dell’inglese, lasciando alle scuole la scelta di inserire anche la lingua italiana; inoltre è molto bassa la percentuale di studenti universitari di italiano Infine, in Australia l’italiano occupa il secondo posto come lingua straniera dopo il mandarino, nonostante le cifre relative ai dati migratori concernenti l’Italia siano in calo rispetto agli anni precedenti In generale, illustrate a grandi linee le dinamiche dei flussi migratori italiani e le caratteristiche dei sistemi educativi dei vari Paesi, in ciascuno dei capitoli si presenta il ruolo svolto dalla lingua italiana e, anche in relazione agli usi linguistici delle comunità italiane, si indicano proposte, iniziative, offerte formative, valutazioni o misure adottate nei diversi contesti per favorire il contatto linguistico, rafforzare la posizione del patrimonio linguistico e culturale italiano, nonché sviluppare competenze plurilingui e interculturali dei discenti Oltre a cenni al quadro sociodemografico e linguistico dei vari Paesi, alle azioni di politica linguistica attuate e ai valori educativi e formativi, a scopo informativo si fa menzione di progetti svolti in determinati istituti scolastici, si elencano le sedi universitarie in cui è possibile conseguire la laurea triennale e magistrale in Italianistica (ad 83_Italienisch_Inhalt.indb 116 19.06.20 16: 36 117 Kurzrezensionen esempio nel caso della Svizzera o del Belgio), si indicano le aree in cui l’italiano è insegnato come prima lingua straniera (ad esempio in Francia) o, ancora, si nominano le scuole paritarie presenti sul territorio in questione, sia citando nello specifico le singole materie insegnate in lingua italiana nei vari cicli in base al piano di studi di riferimento (come nel caso dell’Argentina), sia ribadendo su scala globale l’importanza del milieu pluriculturale di tali realtà scolastiche, da intendere come ambiente privilegiato per la diffusione della lingua italiana non solo presso i discendenti dei migranti italiani Il volume offre, pertanto, una sorta di mappatura della presenza dell’insegnamento dell’italiano dentro e fuori i confini nazionali, allo scopo di fornire una ricognizione utile e circostanziata, con l’auspicio di un incremento della sua diffusione su scala internazionale A costituire la cornice di riferimento sono, in prima istanza, i dati consultabili sul Portale della lingua italiana, realizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, vari documenti e circolari del MIUR e del MAECI, annuari con rilevazioni statistiche, direttive CEE, indicazioni ministeriali, progetti governativi, ma anche piani di studio e curricula dei vari paesi, tabelle del QCER, sillabi, programmi didattici e informazioni tratte da testi online L’indagine, dunque, da un lato, sottolinea come in Italia la padronanza linguistica dell’italiano sia la base per l’integrazione e la promozione sociale, per la costruzione e l’esercizio di una cittadinanza attiva, ribadisce così il valore dell’educazione interculturale nell’azione formativa e riconosce la necessità di proporre una didattica che, centrata sull’apprendente, tenga conto delle sue motivazioni allo studio, dei suoi bisogni linguistico-comunicativi e dei suoi obiettivi Dall’altro, trattando la tematica dal punto di vista estero, fa emergere come l’italiano, lingua d’origine delle comunità di emigrati, non solo costituisce il veicolo di mantenimento della loro identità culturale, ma può anche rappresentare la base per lo sviluppo di una competenza linguistica multipla, richiesta a tutti i cittadini, non solo europei . Domenica Elisa Cicala 83_Italienisch_Inhalt.indb 117 19.06.20 16: 36
