eJournals Italienisch 44/87

Italienisch
ita
0171-4996
2941-0800
Narr Verlag Tübingen
10.24053/Ital-2022-0010
Es handelt sich um einen Open-Access-Artikel, der unter den Bedingungen der Lizenz CC by 4.0 veröffentlicht wurde.http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/91
2022
4487 Fesenmeier Föcking Krefeld Ott

Tandem e motivazione:un binomio virtuoso

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2022
Chiara Angelini
Elisabetta Longhi
Der Aufsatz präsentiert ein zehnwöchiges Tandemprojekt, das im Frühling 2021 von den Universitäten Mainz und Parma zum Erwerb der Zweitsprachen Italienisch/Deutsch durchgeführt wurde. Der Fokus liegt auf der Förderung der Motivation durch das Tandem als Voraussetzung für den Lernerfolg, der in den Schlussbetrachtungen einer qualitativen Bewertung unterzogen wird, indem die Feedback-Kommentare der Teilnehmenden unter diesem Aspekt unter die Lupe genommen werden. Diskutiert wird außerdem das Verhältnis zwischen der Lernerautonomie und der Lernsteuerung durch die Lehrenden, wobei praktische Lösungen bezüglich der Tandemführung vorgeschlagen werden.
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CHIARA ANGELINI/ ELISABETTA LONGHI Tandem e motivazione: un binomio virtuoso Come un tandem virtuale fra l ’ università di Magonza e l ’ università di Parma ha alimentato la motivazione all ’ apprendimento della L2. 1 Premessa Il tandem linguistico, come metodologia di apprendimento cooperativo tra pari in un ambiente informale, esiste ormai da decenni, ma solo in tempi più recenti ha conosciuto una sempre più ampia diffusione sotto forma di tandem virtuale a distanza. In origine era basato sull ’ incontro in presenza di due apprendenti di diversa madrelingua, interessati ad aiutarsi reciprocamente a imparare l ’ uno la lingua dell ’ altro. Tipicamente, il tandem prevede una conversazione condotta in parte in una lingua e in parte nell ’ altra, così da garantire a entrambi i discenti uguali opportunità di apprendimento. Un ’ altra possibilità è lo scambio di comunicazioni scritte, che, come modalità, ha caratterizzato necessariamente anche i primi tandem a distanza, per mancanza di valide alternative alla comunicazione orale in presenza (le chiamate internazionali erano troppo costose quando esisteva solo il telefono). Sullo scambio di e-mail si basava anche l ’ International E-mail Tandem Network, fondata da Brammerts all ’ Università di Bochum nel 1994 (Brammerts/ Little 1996) e destinata a diventare presto la più grande rete di tandem linguistici in Europa. Visto l ’ ulteriore sviluppo tecnologico e la facile accessibilità di Internet, oggi i tandem virtuali a distanza si fanno sulle varie piattaforme di videoconferenza (Skype, Teams, Meet, Zoom, Adobe Connect, ecc.), che in seguito all ’ emergenza Covid-19 sono diventate di uso comune per l ’ intera popolazione scolastica e universitaria. Al di là dello strumento usato, restano validi i principi cardine del tandem (autonomia e reciprocità) enunciati da Brammerts/ Little (1996: 2 - 4) e le riflessioni inerenti qualsiasi progettazione didattica, che parte sempre dall ’ analisi del contesto di apprendimento. Presenteremo dunque anzitutto le esigenze didattiche e organizzative alla base del tandem realizzato, i cui risultati verranno discussi mettendoli in relazione con la spinta motivazionale dei partecipanti. DOI 10.24053/ Ital-2022-0010 1 Il presente contributo è frutto della concezione comune delle due autrici, che ne hanno discusso in dettaglio le singole parti. Elisabetta Longhi ha curato in particolare l ’ Introduzione e i Risultati, Chiara Angelini la Premessa e la Gestione del tandem. Alla stesura delle Conclusioni hanno collaborato tutte e due le autrici. 111 Introduzione Dopo le esperienze positive degli anni passati (Angelini/ Longhi 2015, 2016 a, 2016 b; Angelini/ Longhi/ Jakob 2016 a, 2016 b), nel semestre estivo dell ’ anno accademico 2020 - 21 è stato avviato un nuovo ciclo di tandem fra l ’ università di Magonza e quella di Parma. Come referenti del progetto, sapevamo di muoverci in contesti di apprendimento in parte diversi, ma accomunati da esigenze analoghe comuni: la Dott.ssa Chiara Angelini è coordinatrice dell ’ italiano all ’ Internationales Studien- und Sprachenkolleg (ISSK), dunque segue studenti di italiano provenienti da diverse facoltà, spesso in procinto di partire per un soggiorno Erasmus in Italia o con un vissuto familiare che li lega alla lingua studiata, che per loro è facoltativa. Il gruppo della referente di Parma, Prof.ssa Elisabetta Longhi, era invece costituito da studenti del corso di laurea triennale in Civiltà e Lingue Straniere Moderne e del corso di laurea magistrale in Lingue, Culture, Comunicazione, in sostanza studenti specializzati nelle lingue straniere che avevano «Lingua tedesca» o «Lingua e traduzione tedesca» come insegnamento curriculare. Malgrado il diverso contesto di apprendimento, tutti avevano bisogno di esercitare maggiormente la lingua, soprattutto orale, traendo giovamento da uno scambio tra pari, e tutti avevano bisogno di una carica di motivazione, intesa non tanto come motivazione allo studio della lingua italiana/ tedesca, che avevano comunque già scelto, bensì come spinta al superamento delle inevitabili difficoltà di percorso. La necessità di una motivazione che si protrae nel tempo, anziché esaurirsi all ’ istante, è messa in luce anche da Dörnyei/ Csizér (1998: 203): «motivation is one of the most important factors that determine the rate and success of L2 attainment: it provides the primary impetus to initiate learning the L2 and later the driving force to sustain the long and often tedious learning process.» Sabine Hoffmann, nei suoi studi sulla didattica della lingua tedesca, ha messo in luce che «la motivazione come fattore legato all ’ apprendimento ha assunto sempre più importanza negli ultimi decenni» (Hoffmann 2013: 63), di pari passo con un ’ attenzione crescente per gli aspetti affettivi ed emotivi che caratterizzano il rapporto con la lingua straniera studiata. Nella pratica empirica, noi referenti avevamo sovente constatato tanto gli effetti positivi della motivazione, quanto gli effetti negativi della demotivazione, spesso conseguente ai piccoli insuccessi che gli studenti possono incontrare nelle diverse fasi dell ’ apprendimento. Un insegnante conosce questi processi e sa come porvi rimedio, tuttavia, noi ci rendevamo conto che le ore di lezione non erano sufficienti a perseguire i nostri obiettivi, anche in considerazione del numero di studenti non sempre esiguo. Nei rispettivi Tandem e motivazione: un binomio virtuoso Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi 112 gruppi, le fonti della demotivazione erano diverse: gli studenti tedeschi soffrivano principalmente del fatto di poter dedicare poco tempo allo studio della lingua italiana, perché impegnati su molti altri fronti o per la scarsa disponibilità di corsi di lingua del loro livello. Gli studenti italiani, al contrario, pur dedicando molto tempo allo studio del tedesco, già a partire dall ’ elevato monte ore di lezioni, si sentivano insicuri soprattutto nell ’ espressione orale, il che generava in loro frustrazione, anche in considerazione delle aspettative che avevano nei confronti delle proprie performance linguistiche in quanto studenti di Lingue. In entrambi i gruppi si innescava, nel peggiore dei casi, un circolo vizioso: performance → insicurezza e non ottimali ← frustrazione La qualifica ‘ non ottimali ’ usata nella rappresentazione grafica non fa riferimento a una valutazione oggettiva da parte dei docenti, bensì alla percezione soggettiva dei discenti, insoddisfatti dei propri risultati, magari semplicemente perché desiderosi di fare sempre meglio. Il timore di sbagliare genera errori e il timore di sbagliare sorge di più davanti all ’ insegnante che nel dialogo con altri studenti. La pratica del tandem è utilissima per superare tali insicurezze, perché, rispetto alle conversazioni in classe, consente maggiore naturalezza negli scambi dialogici, senza ostacoli di natura psicologica, il che spesso produce già di per sé un miglioramento istantaneo. Inoltre, normalmente lo studente insicuro si sente rincuorato nel vedere gli errori altrui, senza contare il beneficio derivante dal reciproco incoraggiamento dato dagli studenti partner nelle interazioni a due. L ’ autostima cresce e l ’ autovalutazione si fa sempre più positiva, generando a sua volta voglia di fare e resistenza allo stress che ogni sforzo, fisico o mentale, inevitabilmente implica: «Die Lernergebnisse (sprachliche wie nichtsprachliche) wirken auf der Basis lernseitiger Selbstevaluation auf den Motivationsprozess zurück und dienen dort derAktualisierung von Motivorientierungen, Kausalattributionen, Einstellungen zum Fremdsprachenlernen etc., die wiederum den Volitionsprozess unterstützen, der für die Aufrechterhaltung der Lernanstrengung nötig ist.» (Riemer 2006: 45) Il circolo vizioso precedentemente descritto lascia spazio a un circolo virtuoso: sicurezza di sé → miglioramento e autostima ← delle performance Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi Tandem e motivazione: un binomio virtuoso 113 Gestione del tandem Studiosi come Telles/ Vassallo (2006) si sono concentrati prevalentemente sul principio dell ’ autonomia dei discenti e sulla loro capacità di trasmettere conoscenza, tuttavia, è altrettanto interessante il ruolo del docente come facilitatore del processo di apprendimento. In un tandem istituzionalizzato, quale era appunto il nostro, si tratta anzitutto di decidere come gestire gli incontri in tandem, quali indicazioni dare ai partecipanti, insomma come controllare in maniera non invasiva il processo di apprendimento, al fine di ottimizzarlo. Noi avevamo al nostro attivo diversi cicli di lezioni in tandem, che si erano rivelati assai proficui, ma difficili da organizzare per gli innumerevoli vincoli da rispettare, primo fra tutti il calendario accademico differente nelle due sedi. Desideravamo perciò optare per una soluzione diversa, di più facile attuazione, ma al tempo stesso concordavamo nel voler dare ai nostri studenti una guida maggiore rispetto a quella prevista dal cosiddetto «Skype tandem», realizzato a Parma per le lingue inglese, spagnola e tedesca. Ecco, in sintesi, i capisaldi dello Skype tandem: 10 incontri su Skype della durata di un ’ ora ciascuno, con la stesura di riassunti finali nella L2 e la correzione reciproca tanto nella produzione orale, quanto nella successiva produzione scritta. Dello Skype tandem abbiamo mantenuto la struttura di base, in particolare il numero degli incontri, la loro durata e anche la regola di base che si dovesse parlare per metà del tempo in una lingua e per metà nell ’ altra. Ciò nonostante, ci pareva inadeguata l ’ assenza di indicazioni circa le tematiche di cui parlare, perché in qualche modo metteva gli studenti in imbarazzo, essendo perfetti estranei all ’ inizio del progetto. Paradossalmente, la totale libertà di scelta rischiava di tradursi in una mancanza di motivazione a concludere il programma degli incontri, soprattutto se a incontrarsi erano persone prive di interessi comuni o particolarmente timide. Occorreva far convergere i partecipanti su un tema dato che fosse davvero capace di tenere alta l ’ attenzione di tutti, quindi abbiamo chiesto ai partecipanti di parlare del loro vissuto di studenti universitari, individuando dieci sottotemi che ruotassero attorno a quest ’ argomento e al contempo fissando un calendario di dieci settimane comprese nel semestre accademico. Ecco dunque il foglio di lavoro in versione bilingue: Verbindliche Kommunikationsthemen auf jedem Sprachniveau Woche Zeitfenster Thema 1. Woche 12. - 16. April 2021 Wir lernen uns kennen 2. Woche 19. - 23. April 2021 Universitäten in Italien und Deutschland: welche Ähnlichkeiten und welche Unterschiede? Tandem e motivazione: un binomio virtuoso Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi 114 Woche Zeitfenster Thema 3. Woche 26. - 30. April 2021 Was studiere ich und welche Perspektiven habe ich beruflich? 4. Woche 3. - 7. Mai 2021 Das würde ich gern außerhalb meines Studiums machen . . . 5. Woche 10. - 14. Mai 2021 Was hat sich mit Corona an meiner Universität geändert? 6. Woche 17. - 21. Mai 2021 Die Stadt, in der ich studiere, ist . . . 7. Woche 24. - 28. Mai 2021 Meine Lebensprioritäten sind . . . 8. Woche 31. Mai - 4. Juni 2021 Habe ich Freund*innen? Wie sind sie? 9. Woche 7. - 11. Juni 2021 Die Abschlussprüfungen kommen näher: wovor habe ich Angst, worin fühle ich mich sicher? 10. Woche 14. - 18. Juni 2021 Wir verabschieden uns: haben wir andere Möglichkeiten, uns zu treffen? Temi obbligatori per ogni livello Settimana Periodo Tema Settimana 1 12 - 16 aprile 2021 Facciamo conoscenza Settimana 2 19 - 23 aprile 2021 Università in Italia e in Germania: quali somiglianze e quali differenze? Settimana 3 26 - 30 aprile 2021 Cosa studio e quali sono le mie prospettive professionali? Settimana 4 3 - 7 maggio 2021 Ecco cosa farei volentieri al di fuori degli studi universitari . . . Settimana 5 10 - 14 maggio 2021 Cosa è cambiato nella mia università col coronavirus? Settimana 6 17 - 21 maggio 2021 La città in cui studio è. . . Settimana 7 24 - 28 maggio 2021 Le mie priorità di vita sono . . . Settimana 8 31 maggio - 4 giugno 2021 I miei amici: come sono? Settimana 9 7 - 11 giugno 2021 Gli esami si avvicinano: di cosa ho paura, in cosa mi sento sicuro? Settimana 10 14 - 18 giugno 2021 Ci congediamo: abbiamo altre possibilità di incontrarci? Come si evince dal calendario, gli studenti erano liberi di scegliere giorno e orario, ma attraverso questo schema erano sollecitati a incontrarsi con cadenza regolare, perché avere un calendario predefinito in genere aiuta a tenere fede agli impegni presi, anche se poi di fatto solo al termine degli incontri veniva richiesto loro di presentare il frutto del lavoro svolto, sotto forma di riassunti corretti dal/ dalla Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi Tandem e motivazione: un binomio virtuoso 115 partner del tandem. Per evitare che perdessero d ’ occhio i loro obiettivi di apprendimento, abbiamo fornito ai partecipanti anche indicazioni su come dovesse essere strutturata l ’ ora settimanale dedicata al tandem: Vorgeschlagene Struktur des Gesprächs auf jedem Sprachniveau Gesprächsphase Inhalt Einstieg (10 - 20 Minuten) Sich gegenseitig Fragen zum Wohlbefinden stellen und sich über das Prozedere einigen: 30 Minuten Deutsch und 30 Minuten Italienisch oder umgekehrt. Beratung über die schriftliche Aufgabe / Korrektur (nicht mehr als 10 Minuten pro Sprache) Durchführung (20 - 30 Minuten) Das Thema des Gesprächs bearbeiten: Ist klar, worüber man sprechen soll? Falls ja, wäre es eventuell hilfreich, mit einem Statement anzufangen. Falls nein, soll man klären, was heute besprochen werden soll bzw. worüber man sich heute unterhalten wird. Ergebnissicherung (10 - 15 Minuten) Zusammen ein Fazit zum Thema des Tages formulieren Ausstieg und Abschied (5 Minuten) Schlussfolgerungen nach dem Gespräch ziehen: Hat sich nach diesem Gespräch zu dem zugewiesenen Thema für mich etwas verändert (in meinem Verhalten oder in meiner Art zu denken)? Ja / nein, warum? Timing für den nächsten Termin vereinbaren Struttura dell ’ incontro (valida per ogni livello linguistico) Fase Contenuto Inizio (10 - 20 minuti) Chiedere come va e accordarsi su come procedere: 30 minuti tedesco e 30 minuti italiano o viceversa. Consulenza tra pari sul lavoro scritto / correzione (non più di 10 minuti per lingua) Esecuzione (20 - 30 minuti) Elaborare il tema dell ’ incontro: è chiaro o no di cosa si dovrebbe parlare? Se sì, sarebbe eventualmente utile cominciare con un ’ asserzione. Se no, si dovrebbe anzitutto chiarire cosa va discusso, ovvero di che argomento si dovrà parlare. Raccolta dei risultati (10 - 15 minuti) Tirare le somme sul tema comunicativo del giorno, formulando insieme le conclusioni Fine e saluti (5 minuti) Trarre un bilancio dopo il colloquio: per me è cambiato qualcosa, dopo l ’ incontro, in merito al tema comunicativo assegnato (è cambiato il mio comportamento e/ o il mio modo di pensare)? Sì / no, perché? Fissare data e ora dell ’ incontro seguente. Tandem e motivazione: un binomio virtuoso Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi 116 Queste istruzioni sono state date nel corso di una riunione preliminare tenutasi sulla piattaforma Teams il 29 marzo 2021, alla quale abbiamo invitato gli studenti che avevano manifestato il loro interesse dopo aver ricevuto la nostra mail di invito, in cui presentavamo a tutti gli iscritti ai rispettivi corsi il progetto tandem e le sue finalità, pur senza entrare ancora nei dettagli tecnici e operativi. Hanno partecipato 29 coppie di studenti, abbinati in base ai livelli linguistici di partenza, che andavano dall ’ A2 al C1 del Quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue (non c ’ è stato bisogno di un test iniziale, perché per questa valutazione valeva il rispettivo anno di corso). Il 23 giugno 2021, al termine delle 10 settimane di tandem, si è tenuto un incontro conclusivo in sessione plenaria in cui abbiamo raccolto il feedback dei partecipanti. Risultati Coerentemente con gli assunti iniziali, la valutazione dei risultati raggiunti è stata di tipo qualitativo, finalizzata a sondare gli umori dei partecipanti anziché tentare di misurare i loro progressi sulla scorta di dati quantitativi. In sostanza, è stata data la preminenza alla soddisfazione degli studenti e alla loro personale percezione dei risultati raggiunti, nella convinzione che attivare il circolo virtuoso di sicurezza di sé / autostima e miglioramento delle performance sia già di per sé un valore aggiunto in grado di infondere una proficua spinta motivazionale verso traguardi sempre più ambiziosi. All ’ incontro finale è stato chiesto ai partecipanti di condividere col gruppo le proprie impressioni sull ’ esperienza appena conclusa, poi è stato somministrato loro un piccolo questionario composto da due domande a risposta aperta, che riportiamo qui di seguito: 1. Wie beurteilst du insgesamt die Erfahrung dieses Semesters mit dem Sprachtandem? 2. Was würdest du uns empfehlen, um dieses Projekt zu verbessern? * 1. Come valuti nel complesso l ’ esperienza di questo semestre con il progetto di tandem linguistico? 2. Che consigli daresti per un miglioramento di questo progetto? Infine, abbiamo invitato gli studenti a disporre in ordine di gradimento i sottotemi che avevamo assegnato loro per le sedute di tandem, in modo da trarne spunti utili per i progetti futuri. Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi Tandem e motivazione: un binomio virtuoso 117 Per tutti l ’ esperienza è stata senz ’ altro positiva e utile; al di là degli apprezzamenti generici come «Es hat gut geklappt - sowohl das Unterhalten auf Deutsch, als auch auf Italienisch» o «Solch ein Projekt kann ich jedem empfehlen», è stato interessante notare che gli stessi studenti hanno fatto riferimento ad aspetti emotivi e psicologici per spiegare la buona riuscita del tandem: «Ich konnte mich sehr wohl fühlen und frei reden.» «Wir haben uns gut verstanden (denke ich) und ich habe mich jede Woche auf unser Gespräch gefreut » «Il tutto avviene in estemporanea, come se fosse una discussione spontanea con un amico o un conoscente, senza il timore di sbagliare o di avere blocchi mentre si dialoga in una lingua non propria. È un metodo che permette di imparare la lingua in modo più dinamico e anche personalizzato, visto che si ha la possibilità di esercitarsi nell ’ altra lingua in un rapporto 1: 1.» Queste osservazioni sono perfettamente sovrapponibili ai risultati di uno studio sui corsi in tandem organizzati dal Deutsch-Französisches Jugendwerk, al termine dei quali i partecipanti dichiaravano di avere assunto un atteggiamento più positivo nei confronti della L2, imparando «à ne pas avoir peur de se tromper» (Böcker & Kleppin 2017: 84). Due nostri studenti hanno utilizzato anche la parola «Spaß» in riferimento al tandem; in effetti, l ’ apprendimento di una lingua dovrebbe essere anche divertente per poter favorire momenti di serendipità. I miglioramenti percepiti dagli studenti hanno riguardato soprattutto l ’ ampliamento del lessico e il raggiungimento di un eloquio più fluido e spontaneo, ma qualcuno ha notato anche che grazie ai riassunti degli incontri è stata esercitata pure la lingua scritta oltre a quella orale, con l ’ ulteriore vantaggio di poter così consolidare i vocaboli appresi durante la seduta precedente. A proposito delle modalità di realizzazione, sono emersi pareri in parte contrastanti circa la suddivisione nell ’ uso delle due lingue. Una partecipante ha espresso così la sua approvazione: «Il ragazzo con cui ho lavorato mi ha parlato del fatto che l ’ anno scorso aveva partecipato ad un progetto tandem in lingua spagnola, durante il quale lui parlava solo in spagnolo e l ’ altra persona solo in tedesco. Per lui era stato utile, io invece penso che la modalità con cui abbiamo svolto il nostro tandem sia migliore, poiché in questo modo si possono migliorare le abilità sia nell ’ ascolto sia nel parlato.» Tandem e motivazione: un binomio virtuoso Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi 118 Un ’ altra ha preferito sperimentare anche un altro modo di alternare le due lingue: «Inizialmente seguivamo il metodo dei 30 min. in italiano e 30 min. in tedesco o viceversa, poi negli ultimi tre incontri abbiamo convenuto che sia meglio alternare gli incontri una volta in italiano e l ’ altra in tedesco, questo per dare modo all ’ altro di parlare e ascoltare per più di un ’ ora la lingua che sta imparando/ migliorando. L ’ esperimento in questo senso dà i suoi risultati, perché interagire per più di un ’ ora nell ’ altra lingua permette di fare una specie di full immersion e più passa il tempo e più la comunicazione diventa fluente.» Circa la metà degli studenti si è detta soddisfatta senza fornire alcuna proposta di miglioramento, mentre gli altri si sono espressi per lo più a favore di un proseguimento del tandem fino al termine delle lezioni del semestre («das Projekt bis Semesterende laufen lassen»), che in Germania è spostato in avanti rispetto all ’ Italia. Diversi partecipanti hanno dichiarato spontaneamente di voler continuare il tandem per conto proprio, perché l ’ hanno apprezzato e non vogliono interrompere i progressi ottenuti nelle dieci settimane del programma ufficiale: «Io e il mio Tandempartner abbiamo deciso di continuare con le videochiamate perché entrambi abbiamo visto miglioramenti e vogliamo continuare a migliorare.» «Wir haben beschlossen, uns weiterhin jede oder jede zweite Woche per MSTeams zu treffen, um gemeinsam Italienisch und Deutsch zu sprechen.» «Le possibilità di restare in contatto (e quindi di migliorare ulteriormente) restano.» «Wir haben oft länger als nur eine Stunde gesprochen und wollen das wöchentliche Gespräch nun auch nach dem Projekt weiterführen.» «Abbiamo deciso di continuare con i nostri Tandemtermine.» «Io e la mia partner in questo progetto abbiamo deciso che continueremo a sentirci.» Oltre alla durata del tandem, le proposte di miglioramento hanno riguardato gli argomenti forniti per le dieci settimane: di per sé non sono stati interpretati come una costrizione, bensì come un utile spunto, soprattutto nella fase iniziale, tuttavia sono migliorabili. Una studentessa ha suggerito una sorta di storytelling, dunque compiti più narrativi che descrittivi. Le altre proposte non si sono allontanate così tanto dalle consegne date, ma hanno ritenuto alcuni dei sottotemi troppo vasti o al contrario troppo riduttivi: «Die Themenvorschläge haben uns den Einstieg erleichtert, später haben wir sie gar nicht mehr gebraucht.» Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi Tandem e motivazione: un binomio virtuoso 119 «Trovo anche utile che vengano suggeriti dei temi in anticipo, a volte essendo i temi molto generali o molto specifici, ci è capitato di parlare di altri temi a questi legati.» «L ’ unico consiglio che mi sento di dare per quanto riguarda i temi delle conversazioni è che questi siano generali, di modo che la conversazione continui, perché ho notato che quando ci sono dei temi specifici la conversazione si esaurisce in poco tempo e poi si parla di altri argomenti.» «Die Themen waren manchmal sehr eng gefasst, das könnte man verbessern. Manchmal ist uns nach ein paar Minuten nichts mehr eingefallen, was wir zu dem Thema sagen oder fragen können. Das Thema Lebensprioritäten war so weit gefasst, dass wir nicht genau wussten, was wir sagen sollen. Hier wäre eine konkretere Fragestellung als Impuls besser gewesen.» Questi feedback ci portano direttamente alla discussione delle preferenze degli studenti in relazione ai temi da trattare in videoconferenza. Quello che più balza all ’ occhio è l ’ eterogeneità delle risposte ricevute, perché per esempio il confronto fra le università, che a noi pareva forse una delle idee più azzeccate, occupa pressoché tutte le posizioni negli elenchi degli studenti. Opinioni più convergenti si sono invece registrate in positivo per la presentazione della città e in negativo per gli effetti del coronavirus sulla vita universitaria (di nuovo uno degli argomenti a nostro avviso più promettenti), rispettivamente ai primi e agli ultimi posti in quasi tutte le liste. Conclusioni Il tandem a distanza è un buon strumento per integrare i corsi ufficiali di L2 con un apprendimento di tipo informale che coniughi libertà d ’ orari ed efficacia (cfr. Schmelter 2004: 142), a maggior ragione in tempi di pandemia, in cui le limitazioni ai viaggi rischierebbero di limitare l ’ uso vivo della lingua se non ci fossero gli strumenti digitali a venirci in aiuto. Una studentessa ha scritto nel questionario di feedback che, in assenza di questo programma, non avrebbe avuto altre occasioni di praticare il tedesco al di fuori delle lezioni. La spontaneità degli scambi dialogici tra pari fa sì che il contesto di apprendimento sia ottimale non solo in termini di autenticità, ma anche perché in quest ’ ambiente non giudicante si instaura un meccanismo virtuoso di autostima e motivazione al miglioramento continuo, come hanno confermato gli stessi partecipanti. Non basta tuttavia fornire il contatto di un partner di tandem affinché si inneschi automaticamente questo meccanismo. Il principio dell ’ autonomia dei discenti, che è uno dei capisaldi del tandem, non va inteso in senso assoluto, ovvero non esclude la guida discreta, ma salda, dei docenti referenti del tandem, ai quali compete non da ultimo il compito Tandem e motivazione: un binomio virtuoso Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi 120 delicato di stimolare e tenere monitorata la motivazione dei partecipanti. Le modalità con cui è stato realizzato il ciclo di tandem descritto in quest ’ articolo si sono rivelate fruttuose sotto questo punto di vista, ma presentano ancora qualche margine di miglioramento nella scelta dei temi da proporre ai partecipanti per la discussione. Vista l ’ eterogeneità delle risposte ricevute dagli studenti su questo punto, e anche in considerazione della scarsa prevedibilità delle loro preferenze, in futuro si potrebbe provare a proporre loro non una lista unica di temi, ma una rosa di possibilità. Abstract. Der Aufsatz präsentiert ein zehnwöchiges Tandemprojekt, das im Frühling 2021 von den Universitäten Mainz und Parma zum Erwerb der Zweitsprachen Italienisch/ Deutsch durchgeführt wurde. Der Fokus liegt auf der Förderung der Motivation durch das Tandem als Voraussetzung für den Lernerfolg, der in den Schlussbetrachtungen einer qualitativen Bewertung unterzogen wird, indem die Feedback-Kommentare der Teilnehmenden unter diesem Aspekt unter die Lupe genommen werden. Diskutiert wird außerdem das Verhältnis zwischen der Lernerautonomie und der Lernsteuerung durch die Lehrenden, wobei praktische Lösungen bezüglich der Tandemführung vorgeschlagen werden. Summary. The paper presents a ten-week tandem project which was carried out in spring 2021 by the Universities of Parma and Mainz for the acquisition of Italian/ German as a second language. The project focuses on promoting motivation through the tandem as a prerequisite for successful learning, and is consequently subjected to a qualitative assessment in the final considerations through the examination of the participants ’ feedback from this point of view. The relationship between learner autonomy and teacher supervision is also discussed, as well as practical solutions as to how a tandem program should be conducted. Bibliografia Angelini, Chiara/ Longhi, Elisabetta (2015): «How to use Adobe Connect for oral language practice in international virtual classes», in: Pixel (ed.), Conference Proceedings. ICT for Language Learning 8th edition, Firenze: Libreriauniversitaria, pp. 143 - 147. Angelini, Chiara/ Longhi, Elisabetta (2016 a): «Come migliorare la produzione orale in L2: metodi innovativi», in: Italienisch. Zeitschrift für italienische Sprache und Literatur, n. 76 (2016), pp. 100 - 109. Angelini, Chiara/ Longhi, Elisabetta (2016 b): «Le videoconferenze nella formazione linguistica: un progetto pilota italo-tedesco», in: Marina Rui/ Laura Messina/ Tommaso Minerva (a cura di), Teach Different! Proceedings della multiconferenza EMEM- ITALIA2015, Genova: Genova University Press, pp. 327 - 330. Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi Tandem e motivazione: un binomio virtuoso 121 Angelini, Chiara/ Longhi, Elisabetta/ Jakob, Katharina (2016 a): «Videokonferenzen: Computervermitteltes Tandemlernen zwischen Mündlichkeit und Schriftlichkeit», in: La Torre di Babele. Rivista di letteratura e linguistica, n. 12, 2016, pp. 221 - 249. Angelini, Chiara/ Longhi, Elisabetta/ Jakob. Katharina (2016 b): «How to use Adobe Connect to enhance speaking awareness in L2 acquisition», in: Pixel (ed.), Conference Proceedings. ICT for Language Learning 9th edition, Firenze: Libreriauniversitaria, pp. 407 - 412. Böcker,Jessica/ Kleppin, Karin (2017): «Das Lernerlogbuch in den binationalen Kursen des Deutsch-Französischen Jugendwerks (DFJW)», in: J. Böcker/ M. Ciekanski/ M. Cravageot/ A. Jardin/ K. Kleppin/ K.-U. Lipp, Kompetenzentwicklung durch das Lernen im Tandem: Akteure, Ressourcen, Ausbildung. Eine deutsch-französische Studie (Arbeitstext Nr. 29), OFAJ-DFJW, Berlin-Paris. Brammerts, Helmut/ Little, David (Hrsg.) (1996): Leitfaden für das Sprachlernen im Tandem über das Internet (Manuskripte zur Sprachlehrforschung 52), Brammerts Seminar für Sprachlehrforschung Ruhr-Universität Bochum, Bochum: Brockmeyer. Dörnyei, Zoltán/ Csizér, Kata (1998): «Ten Comandments for Motivating Language Learners: Result of an Empirical Study», in: Language Teaching Research, 2, 3, pp. 203 - 229. Hoffmann, Sabine (2013): Didattica della lingua tedesca. Roma: Carocci. Riemer, Claudia (2006): «Der Faktor Motivation in der empirischen Fremdsprachenforschung», in: A. Küppers/ J. Quetz (Hrsg.), Motivation Revisited. Festschrift für Gert Solmecke. Hallenser Studien zur Anglistik und Amerikanistik, vol. 12, pp. 35 - 48. Schmelter, Lars (2004): Selbstgesteuertes oder potenziell expansives Fremdsprachenlernen im Tandem (Gießener Beiträge zur Fremdsprachendidaktik). Tübingen: Narr. Telles, Jo-o A./ Vassallo, Maria Luisa (2006): «Foreign language learning in tandem: Theoretical principles and research perspectives», in: The ESPecialist, vol. 25, n. 1, pp. 83 - 118. Tandem e motivazione: un binomio virtuoso Chiara Angelini/ Elisabetta Longhi 122