Italienisch
ita
0171-4996
2941-0800
Narr Verlag Tübingen
10.24053/Ital-2023-0012
61
2023
4589
Fesenmeier Föcking Krefeld OttLaura Pugno: Alba
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2023
Laura Salernitano
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134 DOI 10.24053/ Ital-2023-0012 Biblioteca poetica Laura Pugno: Alba Noi è una raccolta di poesia di Laura Pugno, pubblicata nel 2020 da Amos edizioni nella collana A27, dedicata al tema dell’amore. Questo amore parte da un ‘noi’ e si estende attraverso la poesia al mondo. Il tema principale della raccolta è il legame tra gli esseri umani e la loro connessione con la natura. La prima poesia di questa raccolta, intitolata Alba , rappresenta una sorta di rinnovamento, un momento di rinascita e di speranza che si manifesta nel corpo umano e nella natura circostante. Questa idea di rinnovamento e di speranza si lega al rapporto tra le persone qui indicate come ‘noi’. Questo ‘noi’ è un’entità dinamica che si rinnova costantemente, proprio come l’alba, poiché è il risultato dell’interazione e della comunicazione tra le persone. L’alba, quindi, rappresenta metaforicamente la nascita di un nuovo ‘noi’ ogni giorno, in cui le persone hanno la possibilità di rinnovarsi e di creare relazioni nuove e significative. Mentre nel genere medievale della canzone dell’alba, ovvero Tagelied , l’ora mattutina coincide con il momento della separazione degli amanti, nei versi di Laura Pugno si manifesta l’inizio di un movimento di riconnessione, dell’io con il tu e verso il mondo, come Pugno spiega in un’intervista, «suscitando gioia anziché paura» 1 . Ed è proprio ciò che rende la poesia così speciale. Alba i corpi fanno luce, sono piante o insetti, sono alba - vedi 5 che appare il giorno portato da ogni corpo con sé, (se chiudi gli occhi è ancora notte), è l’alba, 1 https: / / www.raicultura.it/ letteratura/ articoli/ 2020/ 12/ Laura-Pugno-Noi-276f4619-1722- 4a73-8597-c6b4e1871c43.html [ultimo accesso: 14 novembre 2023]. 135 10 spegni la luce in cucina, in camera da letto, fai tornare (fai torcia) ogni cosa nel buio 15 solo l’oro del corpo che illumina l’acqua del lago, il buio che tieni tra le dita, l’alba solo se guardata, se percepisci, percepisci il sole - 20 l’alba si muove sul tuo corpo, attraversa vetro o niente, le finestre aperte sull’estate: il sole può toccare, scioglie la mente dietro gli occhi 25 la luce batte sugli occhi e sulla mente, tu devi andare ora, dov’è il mondo? farsi, là fuori, luce - alba, e lo scialbare, 30 bianco, biacca sulle tue parole, sul corpo che non dimentica, apre la porta entra la luce: 35 è sole o stella bianco duro, rappreso - è come carne, ha la consistenza della carne - 40 ha preso il cielo, poi il resto e si estende alle cose: respirare latte, raggrumare tutto in un punto, prima 45 che l’occhio si riapra: Laura Pugno: Alba Biblioteca poetica 136 Biblioteca poetica Laura Pugno: Alba blu quasi nero, metà del mare invisibile stelle di plastica viva, in alto nella stanza, e alzi lo sguardo 50 (presto sarà l’alba), non puoi dire, quella luce raccolta nel giorno - la stessa luce corvina del corpo che ti è accanto - 55 respiri, diffondi il fiato nei due corpi, una due volte, tre: romperai da sotto l’onda, 60 corpo chiaro nel verde-buio, come prima luce, quella che avvieni, che libera e scioglie da corda-ombra, allenta il fiato: così 65 vedrai allora la casa, da dentro di nuovo visibile, bosco, foresta Morgendämmerung Körper geben Licht ab, sie sind Pflanzen oder Insekten, sie sind Morgendämmerung - siehst du 5 wie der Tag erscheint, getragen von jedem Körper mit ihm, (wenn du deine Augen schließt, ist es noch Nacht), es ist Morgendämmerung, 10 schalte das Licht aus in der Küche, im Schlafzimmer, lasse alles (mache die Taschenlampe an) ins Dunkel zurückkehren 137 Laura Pugno: Alba Biblioteca poetica 15 nur das Gold des Körpers, welches das Wasser des Sees erhellt, die Dunkelheit, die du zwischen deinen Fingern hältst, die Morgendämmerung nur wenn man sie ansieht, wenn du wahrnimmst, nimmst du die Sonne wahr - 20 die Morgendämmerung bewegt sich über deinen Körper, durch Glas oder nichts, offene Fenster im Sommer: die Sonne kann berühren, löst den Geist hinter den Augen auf 25 das Licht schlägt auf deine Augen und deinen Geist, du musst jetzt gehen, wo ist die Welt? Licht werden, da draußen - Morgendämmerung und Verblassen, 30 weiß wie Weißel auf deinen Worten, auf dem Körper, der nicht vergisst, öffnet die Tür, das Licht tritt ein 35 es ist Sonne oder Stern weiß hart, erstarrt - es ist wie Fleisch, es hat die Konsistenz von Fleisch - 40 es hat den Himmel eingenommen, dann den Rest und dehnt sich auf die Dinge aus: atme Milch, knete alles an einem Punkt zusammen, bevor 45 sich das Auge wieder öffnet: blau fast schwarz, die Hälfte des unsichtbaren Meeres Sterne aus lebendigem Plastik, hoch im Raum, und du schaust auf 50 (bald wird es dämmern), du kannst es nicht erkennen, 138 jenes Licht am Tag gesammelt - das gleiche rabenschwarzes Licht des Körpers, der neben dir ist - 55 du atmest, du verteilst deinen Atem in die beiden Körper, einmal zweimal, dreimal: Du wirst unter der Welle hervorbrechen, 60 heller Körper im grün-dunklen, wie das erste Licht, das du erschaffst, das befreit und schmilzt von Seilschatten, den Atem löst: so 65 wirst du dann das Haus sehen, von innen wieder sichtbar, Wald, Wildnis La poesia Alba di Laura Pugno si distingue per uno stile ricco di metafore e immagini evocative, esplorando l’alba in modo intimo. L’autrice personifica i corpi come fonti di luce, li rende protagonisti di una dinamica coinvolgente. La dualità tra giorno e notte è enfatizzata, suggerendo un’aurora interna anche quando gli occhi sono chiusi. L’alba diventa un momento di rivelazione, con la luce descritta come «oro del corpo che illumina l’acqua del lago» (vv. 15 - 16) in modo quasi spirituale. L’invito a spegnere le luci esterne per abbracciare l’alba attraverso la percezione personale crea intimità e contemplazione. Il tema della luce è esplorato attraverso riferimenti all’oro del corpo e alla trasformazione della mente. La poesia culmina con una dettagliata descrizione della luce dell’alba che rivela la bellezza di oggetti quotidiani, suggerendo una connessione profonda tra la luce e il mondo circostante. Nel tradurre la poesia Alba di Laura Pugno in tedesco, ho esitato fra due possibilità di traduzione del titolo. In tedesco, ci sono due espressioni simili al significato di ‘alba’, ovvero ‘Morgengrauen’ e ‘Morgendämmerung’. Il termine ‘Morgengendämmerung’ copre l’intero periodo che precede l’alba fino alla piena luminosità, mentre ‘Morgengrauen’ rappresenta la prima fase dell’alba, quando il cielo inizia lentamente a illuminarsi. Inoltre, esiste la parola ‘Morgenröte’, che però corrisponde all’italiano ‘aurora’. Per quanto riguarda il riferimento al Tagelied , si potrebbe tradurre ‘alba’ come ‘Tagesanbruch’, poiché coincide con la separazione dei due amanti al sorgere del sole. In questo contesto, è stato Biblioteca poetica Laura Pugno: Alba 139 già molto interessante per me scegliere un titolo adatto per la poesia, che racchiudesse l’aspetto del movimento di riconnessione del tu poetico con la luce. Nella poesia ho notato l’uso di alcuni verbi all’infinito, come «respirare» (v. 42) e «raggrumare» (v. 43). Nella mia traduzione li ho trasformati nella forma imperativa della seconda persona, optando per una traduzione leggermente più libera. Secondo la mia interpretazione, Alba rappresenta la nascita di un ‘noi’, in cui l’essere umano ha la possibilità di rinnovarsi. Trasferendo gli infiniti all’imperativo, si attribuisce al lirico ‘tu’ un ruolo più attivo, facendolo partecipare consapevolmente al processo di rinnovamento. Inoltre, desidero approfondire il contrasto tra bosco e foresta. In tedesco, entrambi i termini vengono solitamente tradotti con ‘Wald’. Tuttavia, esistono alcune differenze tra i concetti. Secondo il dizionario Treccani, il termine ‘bosco’ è definito come «una vasta area di terreno sul quale sono presenti alberi ad alto fusto, arbusti e altre piante selvatiche; un bosco può svilupparsi a crescere spontaneamente, oppure essere piantato dall’uomo» 2 . Inoltre, può essere attraversato o esplorato per attività come la raccolta di castagne o funghi. D’altra parte, il termine ‘foresta’, secondo Treccani, indica «un insieme di piante prevalentemente arboree fittamente distribuite su una vasta superficie di terreno, che consta di diversi piani di vegetazione» 3 e può presentare una ricca varietà di specie nelle diverse aree climatiche, come le foreste vergini pluviali, tropicali, mediterranee, temperate e vorali. Inoltre, la foresta può essere associata a luoghi mitologici o poetici, come la ‘divina foresta’ descritta da Dante nel suo Paradiso Terrestre. La distinzione proposta da Laura Pugno tra bosco e foresta riflette una differenza nell’esperienza e nel significato che questi luoghi assumono per l’individuo. 4 Il bosco rappresenta un’esperienza più intima e personale, mentre la foresta si riferisce a un sistema ecologico più ampio e complesso. Infine, il bosco corrisponde alla traduzione ‘der Wald’, mentre per rappresentare la natura selvaggia si utilizzerebbe ‘die Wildnis’. Commento e traduzione: Laura Salernitano 2 https: / / www.treccani.it/ vocabolario/ bosco_res-897badfe-adb2-11eb-94e0-00271042e8d9/ [ultimo accesso: 14 novembre 2023]. 3 https: / / www.treccani.it/ vocabolario/ foresta/ [ultimo accesso: 14 novembre 2023]. 4 Cfr. anche l’utilizzo poetologico di ‘bosco’ e ‘giardino’ in: Laura Pugno: In territorio selvaggio. Corpo, romanzo, comunità . Milano: nottetempo 2018, pp. 16-18. Laura Pugno: Alba Biblioteca poetica