Italienisch
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Narr Verlag Tübingen
10.24053/Ital-2023-0029
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2024
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Fesenmeier Föcking Krefeld OttA colloquio con Giovanni Ruffino
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2024
Jonas Hock
Laura Linzmeier
Giovanni Ruffino è stato Professore ordinario di Linguistica italiana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo, di cui è stato Preside dal 1998 al 2007. I suoi campi di ricerca sono principalmente la dialettologia, la geografia linguistica, la sociolinguistica e la lessicografia. È presidente del Centro di studi filologici e linguistici siciliani e responsabile del progetto ALS – Atlante Linguistico della Sicilia. Ha svolto un ruolo fondamentale nel recupero e nel rilancio del progetto ALM. Dal 2017 è accademico ordinario dell’Accademia della Crusca.
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A colloquio con Giovanni Ruffino A cura di Jonas Hock e Laura Linzmeier Giovanni Ruffino è stato Professore ordinario di Linguistica italiana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo, di cui è stato Preside dal 1998 al 2007. I suoi campi di ricerca sono principalmente la dialettologia, la geografia linguistica, la sociolinguistica e la lessicografia. È presidente del Centro di studi filologici e linguistici siciliani e responsabile del progetto ALS - Atlante Linguistico della Sicilia. Ha svolto un ruolo fondamentale nel recupero e nel rilancio del progetto ALM. Dal 2017 è accademico ordinario dell’Accademia della Crusca. Domanda Può raccontarci come e quando è nato il progetto di un Atlante Linguistico Mediterraneo? Giovanni Ruffino La nascita del progetto dell’Atlante Linguistico Mediterraneo si sviluppò in anni lontani attraverso varie fasi e una storia assai complessa. Si può dire che tutto quanto sia nato da una domanda che l’ideatore del progetto, Mirko Deanović, si era posto negli anni Trenta del secolo scorso, e cioè se fosse possibile applicare il metodo della geografia linguistica anche alle relazioni tra lingue diverse in contatto in vasti territori. La domanda che Mirko Deanović andava ponendosi era nata dalla verifica di singolari coincidenze lessicali nell’ambito della terminologia marinara del proprio dialetto di Dubrovnik (Ragusa) e il lessico dei pescatori di una località linguadociana dell’Herault, di matrice romanza. Deanović si era soffermato, in particolare, sul confronto tra il lessico dei pescatori di Grau d’Agde e quello di Dubrovnik in occasione del 5º Congresso internazionale di studi romanzi, svoltosi a Nizza nel 1937. Venne così via via delineandosi e rafforzandosi l’idea e la proposta di un atlante interlinguistico che, pur suscitando l’interesse dei linguisti delle varie DOI 10.24053/ Ital-2023-0029 aree, incontrò ostacoli diversi - non ultima l’esplosione bellica - sino a quando, in occasione dell’VIII Congresso di studi romanzi, svoltosi a Firenze nel 1956, l’idea poté tradursi in progetto grazie alla condivisione di illustri studiosi dalla Penisola Iberica, alla Grecia, ai Balcani. Particolarmente prezioso fu l’apporto di Gianfranco Folena il quale, nella sua qualità di direttore dell’Istituto per le lettere, la musica e il teatro della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, poté favorire il patrocinio della prestigiosa Fondazione con la conseguente definizione del progetto, con un questionario di 851 quesiti per 165 punti d’inchiesta. I rilevamenti nei numerosi punti d’inchiesta furono condotti prevalentemente nella prima metà degli anni Sessanta da linguisti illustri quali Manuel Alvar e Francesc de B. Moll per i punti spagnoli; G. Massignon per quelli francesi; Carlo Battisti, Manlio Cortelazzo, Oronzo Parlangeli, Carlo Tagliavini e Giovanni Tropea per quelli italiani; Mirko Deanović per quelli iugoslavi; Anastasios Karanastasis per quelli greci; Ivan Petkanov per i due punti bulgari e Marius Sala per i tre punti rumeni; Giovanni Oman per i punti magrebini e libanesi; Joseph Aquilina per Malta. Negli anni Settanta, il complessivo impegno andò attenuandosi sino alla interruzione che si protrarrà per oltre un quarantennio. Tale interruzione fu causata sia dalla scomparsa di alcuni protagonisti, sia da un minore interesse della Fondazione Cini. Recentemente, grazie all’impegno del Centro di studi filologici e linguistici siciliani, il programma editoriale è stato riavviato, assieme alla ripresa degli appuntamenti congressuali e alla pubblicazione del “Bollettino” dell’ALM. Domanda Il progetto originale si basava su un questionario notevolmente dettagliato: l’approccio era puramente sincronico o avevano una certa rilevanza anche le forme di epoche passate? Giovanni Ruffino L’Atlante Linguistico Mediterraneo obbedisce sotto ogni aspetto a un progetto ge‐ olinguistico, per quanto ampio e riferito a un contesto plurilingue. Ne consegue un approccio sostanzialmente sincronico. La prospettiva storica e diacronica sono trattate e sviluppate negli studi che fiancheggiano l’Atlante, a cominciare dai tanti approfondimenti contenuti nei volumi del «Bollettino» dell’ALM o prodotti in occasione dei sei convegni, l’ultimo dei quali tenutosi a Palermo nell’ottobre del 1975. Domanda Quando e perché il progetto è stato riavviato? DOI 10.24053/ Ital-2023-0029 144 A cura di Jonas Hock e Laura Linzmeier Giovanni Ruffino La nuova generazione dei linguisti italiani ed europei non si era mai del tutto rassegnata alla interruzione. Avevo personalmente colto in più occasioni tale rammarico, tanto che decisi di esprimere la proposta di recupero a nome del Centro di studi filologici e linguistici siciliani, in occasione del Convegno «Mare Loquens», tenutosi a Zara nel settembre del 2013. Le ragioni che più volte hanno sollecitato il Centro siciliano a spingere per una ripresa, risiedono anche nella considerazione della centralità linguistico-culturale che la Sicilia occupa nel Mediterraneo. Negli anni successivi al Convegno di Zara, furono avviati intensi contatti tra un Comitato promotore, costituito da Giovanni Ruffino (Palermo), Franco Crevatin (Trieste), Tullio Telmon (Torino), Annalisa Nesi (Firenze), Michele Cortelazzo (Padova), Carla Marcato (Padova), Riccardo Contini (Napoli) Nikola Vuletic (Zara), Enrique Gargallo Gil (Barcellona). Dopo un lungo e intenso periodo di valutazioni e discussioni, anche in occasione degli incontri congressuali di Palermo e Grado, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Fondazione Giorgio Cini di Venezia e il Centro di studi filologici e linguistici siciliani, al quale è stata affidata la pubblicazione delle inchieste (già pubblicato nel 2023 il 1º volume con le risposte ai quesiti 1-113, a cura di F. Crevatin, G. Ruffino, T. Telmon, A. Barbon, V. Retaro), e il 1º volume della Nuova Serie del «Bollettino» dell’ ALM. È stato così saldato, anche se non ancora compiutamente, un debito con i nostri grandi maestri. Domanda L’antropologia mediterranea, che presumibilmente ha svolto un ruolo di rilievo nella concezione del progetto originario, è mutata considerevolmente dagli anni 60 a oggi. Questi mutamenti hanno avuto un impatto sul quadro teorico e hanno portato anche a una nuova concezione, per certi aspetti dell’Atlante? Giovanni Ruffino La storia millenaria del Mediterraneo è contrassegnata da dinamiche etnolin‐ guistiche ed etnoantropologiche ininterrotte, non di certo a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso. Come è noto, tali dinamiche hanno determinato nei secoli situazioni singolari, complesse, talvolta problematiche se non oscure, che richiedono le più adeguate ricostruzioni storico-socio-linguistiche. Ma alla base permane la domanda se, al cospetto di una circolazione plurilingue e multietnica nell’intero bacino Mediterraneo, si possa ragionevolmente parlare di una ‘identità mediterranea’. Si può ben dire che il progetto muove proprio da questa specialissima idea di identità e che le molteplici conseguenze della DOI 10.24053/ Ital-2023-0029 A colloquio con Giovanni Ruffino 145 permanente circolazione plurilingue (a partire dai rapporti tra latinità, grecità, dialetti berberi arabizzati e tra questi e le varietà romanze) emergono via via dall’analisi delle risposte ai quesiti del questionario, situazioni singolari e imprevedibili, come quella riscontrata nel punto algerino di Mers-el-Kebir, dove il lessico marinaro e peschereccio risulta essere di matrice napoletana. Tutto ciò accade anche perché la diffusione delle parole attraverso percorsi marittimi è cosa ben diversa dalla diffusione lungo percorsi terrestri. Domanda Il vocabolario marittimo si è certamente evoluto negli ultimi decenni. Intendete rivisitare e aggiornare le forme lessicali del questionario in futuro? Giovanni Ruffino Come è stato più volte sottolineato, l’obiettivo attuale è quello di pubblicare integralmente i materiali delle inchieste effettuate nel secolo scorso. È altresì evidente, anche sulla base di verifiche a campione, che in questi ultimi decenni il lessico marinaro e peschereccio si è profondamente modificato, anche per la fles‐ sione dell’attività cantieristica e peschereccia in non poche località. È comunque esclusa l’ipotesi di mettere in cantiere un Atlante Linguistico Mediterraneo del terzo millennio. Tuttavia verifiche, controlli, aggiornamenti, ampliamenti potranno essere pubblicati nella nuova serie del «Bollettino» dell’ALM, aperto alla collaborazione di tutti. Domanda Alcuni atlanti linguistici elaborati nel XX secolo, come l’AIS, sono stati digita‐ lizzati e resi disponibili online. Esistono approcci analoghi per l’ALM? Giovanni Ruffino Posso confermare che è attualmente in preparazione un portale digitale nel quale potranno essere integralmente consultati e verificati i materiali raccolti nel corso delle inchieste. Saranno anche inseriti tutti quei documenti utili a ricostruire la storia della grande impresa geolinguistica. Domanda Secondo Lei, dopo aver lavorato tanti anni con il materiale ALM, quali temi futuri pensa possano derivarne per la linguistica mediterranea? Giovanni Ruffino In primo luogo i più ampi approfondimenti tra lingua e storia, attraverso la ricostruzione dei percorsi linguistici che emergono dai materiali raccolti e da eventuali aggiornamenti. Un altro tema potrebbe essere quello di una rassegna, DOI 10.24053/ Ital-2023-0029 146 A cura di Jonas Hock e Laura Linzmeier Jetzt bestellen onde Das italienische Kulturmagazin Italienische Artikel mit praktischen Vokabelhilfen - Für alle Sprachniveaus - Einzeln oder im Abo vertrieb@onde.de Onde e.V. - Italien erleben onde_ev www.onde.de con ogni opportuno approfondimento, di quanto è stato raccolto nei musei del mare esistenti non soltanto in Italia. DOI 10.24053/ Ital-2023-0029 A colloquio con Giovanni Ruffino 147
