eJournals Italienisch 35/69

Italienisch
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Narr Verlag Tübingen
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2013
3569 Fesenmeier Föcking Krefeld Ott

Gino Tellini: Letteratura italiana. Un metodo di studio. Milano: Mondadori Education 2011, pp. 690 [+ materiale on line: La fabbrica del testo, Strumenti, Due itinerari di lettura], € 37,00

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2013
Marco Menicacci
ita35690136
136 Kurzrezensionen Gino Tellini: Letteratura italiana. Un metodo di studio . Milano: Mondadori Education 2011, pp. 690 [+ materiale on line : La fabbrica del testo , Strumenti , Due itinerari di lettura ], € 37,00 C’era bisogno di un’altra storia della letteratura italiana con scelta antologica di testi? La risposta è in questo caso netta quanto immediata: sì, perché si tratta di un libro che va a colmare - pare incredibile - una vera e propria lacuna in questo non certo angusto ambito bibliografico. L’autore, Gino Tellini, non ha bisogno di presentazioni: basta ricordare come a fianco di una lunga attività critico-saggistica - carettianamente impostata sul binomio «filologia e critica» - altrettanto fruttuosa è quella di storiografo della letteratura, anche nel settore della manualistica. Sul piano della didattica, in effetti, Letteratura italiana. Un metodo di studio è il perfetto complemento al recente volume «gemello», anch’esso mondadoriano, intitolato Metodi e protagonisti della critica letteraria (2010), che offre un articolato percorso nei complessi territori della teoria e della critica. Ma per tornare al nuovo Letteratura italiana. Un metodo di studio, già a un primo sguardo ci si rende conto che è un libro che mancava. Intanto per il taglio: non si tratta di una enciclopedia in cui uno studente alle prime armi si può perdere, magari finendo per limitarsi a una consultazione desolatamente vocabolaristica; ma nemmeno è uno di quei terribili compendi - Tellini li chiama «panoramini e strumentini» (p. XII) - minimali e inariditi, che rimasticano materiali di seconda mano e rischiano di ridurre lo studio della letteratura a vuoto esercizio mnemonico-computazionale. Scaturito da una pluridecennale esperienza di docenza e di ricerca, svolta sia in Italia che all’estero, questo manuale-antologia ha invece il dono della versatilità: si rivolge in primis agli studenti italiani e stranieri della laurea triennale, ma risulta una guida ricca di sorprese e spunti interessanti anche per il lettore più esperto. Uno dei rischi principali, per qualsiasi storia letteraria, è paradossalmente quello di estinguere la voce del proprio oggetto, ovvero la letteratura stessa, riducendosi così a un regesto di parole lontane, un lungo discorso astratto su qualcosa di cui non si ha notizia alcuna. Una storia, insomma, senza la letteratura. E invece in Tellini i testi, benché ridotti al minimo per ovvie esigenze di sintesi, rimangono il centro del discorso: sfolgoranti nella loro qualità, fanno di questo libro, fra l’altro, un florilegio di capolavori. 2_IH_Italienisch_69.indd 136 2_IH_Italienisch_69.indd 136 23.04.13 16: 05 23.04.13 16: 05 137 Kurzrezensionen Altro rischio, particolarmente subdolo, cui va incontro lo storiografo della letteratura, è quello di compilare un volume esauriente e circostanziato che passi tutto in rassegna, ordini e riassuma posizioni critiche, azzerando tutto sull’orizzonte di una pretesa obiettività scientifica e che tuttavia, fatalmente, manchi di una qualunque scintilla personale, di un riverbero della complessità e dell’iridescenza della materia viva di cui tratta. Ecco, se è lecito continuare con argomentazioni da teologia negativa, tutto questo è quanto il libro di Tellini non è. Al contrario, l’autore è riuscito in una invidiabile sintesi tra concisione manualistica e ampiezza di prospettive, tra rigore scientifico e fascino del raccontare, bilanciando sapientemente fondatezza storico-filologica, sensibilità critica e vocazione didattica. E proprio in questo modo, complice la sua prosa mossa e coinvolgente, Tellini mostra quale sorprendente percorso possa rivelarsi una storia della letteratura italiana. Poco meno di 700 pagine - cui si deve aggiungere molto materiale gratuitamente accessibile in linea - offrono un completo panorama storico, critico e antologico, da San Francesco a Italo Calvino. Per ogni epoca o movimento (Scapigliatura, Verismo, Avanguardie…) è presente una introduzione storicoletteraria, mentre agli autori più significativi viene dedicato un intero capitolo, che si articola come segue: a una scheda cronologica su vita e opere, non di rado arricchita da brevi ma illuminanti citazioni, segue un profilo critico dell’autore trattato che passa in rassegna opere, mutamenti e svolte, tematiche fondamentali, spunti interpretativi; ciascuno dei testi antologizzati, poi, è introdotto da un paragrafo che lo contestualizza ed è corredato da annotazioni per agevolarne la comprensione anche da parte di chi studia l’italiano come lingua straniera; utilissimo, a seguire, un paragrafo di commento che in poco spazio riesce a condensare e far reagire tra loro dati filologici, note esplicative e impulsi ermeneutici. Concludono il capitolo alcuni brani critici, non di rado capolavori anch’essi, scelti all’interno della più significativa bibliografia dedicata all’autore in questione. È un modo per aprire allo studente prospettive di dialogo con i grandi classici della saggistica letteraria, ma si noti che anche in questa zona tipicamente da «addetti ai lavori», Tellini lascia volentieri la parola a scrittori che si pronunciano - magistralmente - su altri scrittori: ecco così che troviamo «Montale su Dante, Saba su Petrarca e su Alfieri, Calvino su Ariosto, Carducci su Parini, Gadda e Zanzotto su Manzoni, Primo Levi su Belli, Tozzi su Verga, Palazzeschi e Montale su Svevo, Tozzi su Pirandello, Pirandello su Tozzi […]» (p. XIII); e la letteratura rimane protagonista. Chiara e razionale, la struttura pensata da Tellini conferisce al volume un dinamismo che tuttavia non conosce la superficialità, mentre la vis narrativa si mantiene su un alto profilo saggistico, senza mai scadere nel didattico. 2_IH_Italienisch_69.indd 137 2_IH_Italienisch_69.indd 137 23.04.13 16: 05 23.04.13 16: 05 13 8 Kurzrezensionen Detto questo, non sfugge che il sottotitolo del volume, Un metodo di studio, si presenta anche come affermazione teorica densa d’implicazioni. All’autore interessa, leggiamo nella «Presentazione», «non il sofisticato, ma il semplice e l’essenziale» (p. XI). E proprio con lo sguardo fisso all’essenziale, Tellini rifugge e critica in re l’alto livello di sofisticazione di tanti studi contemporanei, quella dilagante «specializzazione altezzosa quanto infruttuosa» (ibid.) che non di rado nasconde vuoti di pensiero o, peggio ancora, di sensibilità. In questa prospettiva viene invocato un ritorno all’importanza della propedeutica, sempre più spesso sdoganata da parte di docenti e discenti con un senso di fastidio, quasi a liberarsi da un inutile e noioso pulzellaggio, un rito d’altri tempi, usanza pedantescamente inutile» (ibid.). L’invito, che oggi come oggi può apparire addirittura temerario, è a intendere lo studio della letteratura secondo quanto Lanfranco Caretti ha definito «modesta pratica di bottega» 1 : un rispettoso amore per il testo, l’ammirazione - non certo ingenua ma anzi filologicamente, criticamente e storicamente confortata - per la materia letteraria, un atteggiamento di fondamentale umiltà che non smette mai di arricchirci. Se tale atteggiamento può aprire il fianco ad accuse di ingenuità teorica o di anacronismo metodologico, basterà sfogliare per rendersi conto di come la grande letteratura non sia mai ingenua o anacronistica, né abbia per forza bisogno di aprioristici puntelli teorici, sociologici, ideologici, eccetera. Lo dimostra, fra l’altro, la sezione intitolata «Questioni» e dedicata a grandi temi di discussione, quasi domande esistenziali che la letteratura pone a se stessa: «Per chi e perché si scrive? », «Perché lo studio della letteratura? », «Quale lingua? », «Letteratura e politica», «Responsabilità della parola», per citarne solo alcune. Il lettore, anche in questo caso, non si trova di fronte capitoli teorici che riassumono e discutono vari punti di vista speculativi, ma brani o articoli nei quali parla la voce viva dei protagonisti: pensatori, critici e scrittori, così da imprimere alla materia trattata il complesso dinamismo del pensiero umano. E allora, qualunque sia il tipo di lettore, questo libro risulta davvero terapeutico: scongiura, offrendo formidabili anticorpi, ogni concezione «turistica» dello studio letterario e sfata l’illusione di potersi dare a funambolici voli interpretativi su un terreno che si conosce solo a porzioni o in superficie. Perché la conoscenza, questo Tellini sembra costantemente invitarci a non dimenticare, è prima di tutto memoria. Marco Menicacci Nota 1 Lanfranco Caretti, [Autoritratto], in: AA.VV., Ritratti su misura di scrittori italiani, a cura di E.F. Accrocca, Venezia: Sodalizio del Libro 1960, pp. 118 - 119, p. 118. 2_IH_Italienisch_69.indd 138 2_IH_Italienisch_69.indd 138 23.04.13 16: 05 23.04.13 16: 05