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Narr Verlag Tübingen
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Fesenmeier Föcking Krefeld OttAlberto Brambilla: Segni sui margini con Piero Chiara e i suoi libri. Introduzione di Mauro Novelli, con uno scritto di Massimo Gatta, Macerata: Biblohaus 2013, pp. 204, € 15,–
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176 Kurzrezensionen theksbesitzers und damit insbesondere die dynastischen Verbindungen mit dem Hause Sachsen hervorzuheben Auch dass der Marquis von Finale eine eventuelle Veröffentlichung der Nota beabsichtigte, wäre somit nicht auszuschließen Nach unzähligen Abenteuern und Reisen durch Mitteleuropa erreichte die Bibliothek allerdings nie ihr Ziel, nämlich das Castel Gavone in Ligurien, für das sie bestimmt war Aber vielleicht waren es eben die ständigen Ortswechsel und das viele Umherziehen, die eine exakte Einteilung des Katalogs notwendig machten Die Aufzeichnungen des Wiener Sekretärs sind sehr präzise und genau Jedes Buch ist sorgfältig beschrieben Besonders wichtig scheinen dem Kopisten Vermerke in Bezug auf Qualität, Farbe, Zustand, ja sogar Art der Bindung Alle diese Details werden mit einem sehr hohen Grad an Genauigkeit niedergeschrieben Der erste Teil des Buches ist der vollständigen Abschrift der Noten zusammen mit jedem bibliographischen Eintrag und der Einteilung nach Themen gewidmet Eine reiche Auswahl an Indizes schließt das Werk, die dieses Buch, herausgegeben von Anna Giulia Cavagna, zu einer Veröffentlichung von großem Nutzen für all jene Wissenschaftler macht, die sich mit Rezeptionsgeschichte und Buchbzw Bibliothekswesen beschäftigen . Fausto De Michele Alberto Brambilla: Segni sui margini con Piero Chiara e i suoi libri. Introduzione di Mauro Novelli, con uno scritto di Massimo Gatta, Macerata: Biblohaus 2013, pp. 204, € 15,- Il titolo di questo lavoro di Alberto Brambilla è allo stesso tempo particolare e curioso Per cercare di spiegare meglio che cosa intenda l’autore con le parole poste in copertina, è bene partire facendo riferimento ad un quadro di Paul Klee Ad marginem, conservato al Kunstmuseum di Basilea La tela rappresenta una palla di fuoco collocata al centro di uno spazio vuoto; lateralmente invece ci sono piante, animali e simboli del pensiero e del lavoro dell’uomo Metaforicamente l’opera può indicarci la metodologia di lavoro adottata dall’autore: attraverso l’analisi degli aspetti più marginali e spesso ignorati dei testi di Piero Chiara (1913-1986), Brambilla vuole arricchirne il profilo, così da riuscire a creare un’immagine sempre più ricca e completa del luinese Brambilla analizza dunque sia i romanzi più conosciuti, per lo più Il 2_IH_Italienisch_73.indd 176 19.05.15 11: 40 177 Kurzrezensionen piatto piange, primo romanzo di Chiara, sia opere meno note, come Le avventure di Pierino al mercato di Luino, appositamente composto per un pubblico di ragazzi (ma non mancano interventi su testi di carattere non narrativo, quali Il vero Casanova e Il caso Leone) L’analisi di Brambilla si concentra soprattutto sull’aspetto ‹ paratestuale › delle opere di Chiara, ossia l’insieme di quegli elementi testuali e grafici che fanno da contorno a un testo Tali segnali accessori, generalmente ignorati dal pubblico, in realtà non sono emarginali, non hanno una mera funzione ausiliare, ma agevolano la lettura e la comprensione dello scritto da parte del lettore Brambilla ha quindi voluto considerare il libro in primis come oggetto, utilizzando dati apparentemente secondari per comprendere nel profondo le scelte e i gusti di Chiara, la sua evoluzione come scrittore e le modificazioni della sua ‹immagine› nel corso degli anni (agli occhi del pubblico e in fondo anche di se stesso) Note finali, schede bio-bibliografiche, scelte iconografiche relative alla progettazione di copertine e sovracoperte, alette, frontespizi, epigrafi e dediche (con ricerche estese anche ad alcune edizioni particolari, realizzate per i circuiti di vendita per corrispondenza, per esempio all’edizione Euroclub di Le corna del diavolo): questi sono gli elementi, ritenuti di solito periferici, su cui si concentra invece l’analisi di Brambilla Tutto ciò infatti non solo serve a istituire un sorta di primo patto col ricettore, invitandolo ad assumere un determinato atteggiamento interpretativo, ma, come ben documenta Brambilla, servono spesso a comprendere meglio l’opera stessa, ed il suo rapporto con l’autore e la sua biografia La lettura di Segni sui margini consente dunque di avvicinarsi in maniera diversa e originale a Chiara, che tra l’altro appare qui nelle vesti non solo di narratore, ma di studioso e anzi di intellettuale tout court, in grado di impegnarsi su più fronti, utilizzando diverse modalità di scrittura . Elisa Grampa Damiano Frasca: Posture dell’io. Luzi, Sereni, Giudici, Caproni, Rosselli. pisa: Felici 2014, pp. 264, € 15,- Nel chiudere il suo volume, Damiano Frasca sostiene che «sembra ancora opportuno considerare una data topica per la nostra poesia il 1956, anno in cui insistono alcuni studi ormai classici come Poeti italiani del Novecento di Mengaldo o Il Novecento di Luperini» (p 239); aggiunge poi che «il 1956 è anche l’anno di Laborintus di Sanguineti, un libro che, anche se non quanto hanno creduto i critici organici alla neoavanguardia, ha senz’altro inciso sulla 2_IH_Italienisch_73.indd 177 19.05.15 11: 40
