Italienisch
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2941-0800
Narr Verlag Tübingen
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2016
3876
Fesenmeier Föcking Krefeld OttCorrado Calabrò, Poesie inedite
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2016
Corrado Calabrò
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11 C OrrA D O C AlA Brò Poesie inedite Accorre improvvisa - Accorre improvvisa al mio petto la tua giovinezza e- lo gonfia come la terra a primavera - Con due boccioli turgidi di rosa e l’iPod nelle orecchie trasognate resti appoggiata sul gomito nel letto Disinformazione - Che ne è della stella che si è spenta? - Della cometa che doveva cingerla? - E dell’angelo che ha dimenticato chi e perché l’ha mandato? - - Entanglement - Fredda la tua guancia e struccata sul traghetto, di prima mattina Un gabbiano ci segue come un drone senza un battito d’ali Si poserà su Reggio o su Messina? - Quanto sono vicine le due sponde! Si può scorgere forse la casa con tante stanze in cui mia madre è morta Quello ad angolo sembra un suo balcone To leave or not to live? Così vicina e non ci son tornato - 2_IH_Italienisch_76.indd 11 23.12.16 09: 52 Poesie inedite Corrado Calabrò 12 Fosforescenza - Notti d’estate calde come il giorno sulle grandi spiagge dello Ionio - Nudi nell’acqua nera come pece ci allontanammo tanto dalla riva da non sentire più alcun rumore - Ardevano i contorni del tuo corpo schizzavano come traccianti i pesci che cercavi d’acchiappare ardevano i miei baci sul tuo collo sul seno sui fianchi sulle braccia sulle gambe guizzanti Gonfio e obbediente a un segreto richiamo ci sollevava il mare nell’attesa del sorgere imminente della luna - - La scala di Jacob - - Siamo portati su una scala mobile, ne scorriamo i gradini stando fermi fino a che rientra- l’ultimo scalino - Ti lascio, figlio, una scala di legno; è una scala a pioli fatta a mano eretta in verticale verso il cielo: devi scalarla come un sesto grado - Ogni gradiente ne genera un altro perché è una scala che non può finire - finché senti il bisogno di salire Luna blu (Perth, 2001)- - - - - - - - - - - - - - - - - - No, non dirò: Attimo fermati ! solo rallenta un poco rallenta un poco i battiti 2_IH_Italienisch_76.indd 12 23.12.16 09: 52 Corrado Calabrò Poesie inedite 13 Enorme, blu, non capita due volte nella vita di vederla sospesa in mezzo al cielo; di vederla e non crederla un miraggio - No, non dirò stanotte come Faust: Attimo, oh! Sei troppo bello,- fermati! ma prenderò ad occhi aperti un Dilatrend per rallentare questa notte i battiti - - - - - - - - - - Dov’è tuo fratello ? Dov’è tuo fratello ? E che ne so ? Sono io il suo tutore ? - Dov’è tuo fratello ? Eeh, non siamo gemelli siamesi La vita è come la fortuna: è strabica Ognun per sé e un qualche Dio per tutti - - - - - - - - Dov’è tuo fratello ? L’ho visto incamminarsi giorni addietro con un figlio per mano e l’altro in braccio - Dov’è tuo fratello ? Pioveva e c’era nevischio nell’aria Si sarà rifugiato in qualche ostello - Dov’è tuo fratello ? Perché lo chiedi a me? Io cosa c’entro ? S’era fermato e parlava ai suoi figli sottovoce e tenendo gli occhi bassi Qui, lo sai, - s’adora il Dio Mammona; per chi non se l’intende con quel Dio qui, mi dispiace, per lui non c’è posto - Rispondimi! - - Dov’è tuo fratello ? Non ricordo nemmeno la sua faccia… .- - - - Ah, non ricordi com’è la sua faccia? Alza gli occhi e guardami in volto ! - 2_IH_Italienisch_76.indd 13 23.12.16 09: 52