Italienisch
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Narr Verlag Tübingen
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2017
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Fesenmeier Föcking Krefeld OttGiornata di Studi Italiani / Italienischer Studientag «Napoli: le mille voci di una metropoli contemporanea»
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Daniela Pietrini
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Mitteilungen 13 3 bekanntestes Werk sowie das Theater von Magris am Beispiel von Stadelmann (1988). Dabei wurde herausgearbeitet, wie sowohl im wissenschaftlichen als auch im literarischen Oeuvre von Magris eine intendierte Polyperspektivität und Polyphonie festzustellen ist, die sich der beständigen Orientierung des Autors an lebensweltlichen Konstellationen in ihrer geschichtlichen Vielschichtigkeit verdankt. Der Studientag war die erste Veranstaltung dieser Art, die sich spezifisch auf die Frage nach der literarischen Komponente im Schaffen von Magris konzentriert hat. Die Texte, die auf beiden Veranstaltungen vorgestellt wurden, sollen in absehbarer Zeit vom Italienzentrum der FU veröffentlicht werden. Bernhard Huss Von Claudio Magris erschien zuletzt: Non luogo a procedere (Mailand, Garzanti 2015, auf deutsch: Verfahren eingestellt , übersetzt von Ragni Maria Gschwend (München, Hanser 2017). In Italienisch Nr. 63 / Mai 2010 ist in der Reihe «A colloquio con» ein Interview erschienen, dass Renate Lunzer aus Anlass der Verleihung des Friedenspreises des Deutschen Buchhandels an Claudio Magris 2009 geführt hat. ( Red .) giornata di Studi Italiani / Italienischer Studientag «Napoli: le mille voci di una metropoli contemporanea» Il 9 maggio scorso all’Università Martin-Luther di Halle-Wittenberg si è svolta una Giornata di Studi Italiani interamente dedicata a Napoli, città d’arte e cultura millenaria. La manifestazione si inserisce in una lunga tradizione: dal lontano 1995 e con cadenza sempre più regolare (ormai annuale), il dipartimento di Italianistica dell’Istituto di Romanistica dell’Università Halle-Wittenberg organizza una Giornata di Studi Italiani a tema variabile (umorismo e comicità nella cultura italiana; 150 anni di Italia unita; borghesie e intellettuali; Trieste; le lingue speciali, solo per citarne qualcuno tra i più recenti). A relatori dell’istituto stesso si aggiungono di solito ospiti dall’Italia e da altre università tedesche, mentre l’interdisciplinarità è garantita dalla partecipazione di colleghi delle altre facoltà umanistiche (storici, filosofi, storici dell’arte) dell’Università di Halle. Come il titolo stesso della manifestazione di quest’anno evidenzia («Napoli: le mille voci di una metropoli contemporanea»), obiettivo della Giornata è stata la riflessione, in prospettiva interdisciplinare, sugli aspetti attuali, intrinsecamente contraddittori, di una metropoli soggetta a un continuo divenire, che tende a nutrirsi dei propri stessi conflitti in un groviglio ambiguo e inafferrabile di tradizione e modernità. 2_IH_Italienisch_77.indd 133 12.06.17 11: 15 Mitteilungen 13 4 Ambiguo e in un certo senso ‘impuro’ è il rapporto della città con il proprio dialetto, come è emerso dalla relazione «Ham Bell’: Il dialetto napoletano tra tradizione e globalizzazione» di Daniela Pietrini, professore associato supplente della cattedra di Linguistica Italiana e Francese presso l’Università di Halle, che ha aperto la manifestazione. Attraverso un’analisi linguistica, attenta anche agli elementi grafico-visivi, dei nomi commerciali e delle insegne dei locali di ristorazione a Napoli, si è dimostrato come il dialetto sia ancora un elemento significativo nella costruzione linguistica dello spazio urbano, ma non - o non soltanto - come richiamo strumentale al mito del buon tempo antico e alla presunta genuinità e autenticità di valori e prodotti dell’universo dialettofono, quanto piuttosto ibridato e mescidato a codici, forme testuali e strategie comunicative proiettati verso il futuro e la modernità. Anche Fabio Rossi, professore ordinario di Linguistica Italiana all’Università di Messina ospite della manifestazione, con la sua relazione «Eduardo/ Totò: realismo/ espressionismo (rilievi linguistici)» ha cercato di ricomporre una dicotomia linguistica, quella tra espressionismo e mimetismo. Sulla base dell’analisi linguistica del corpus filmico di Totò, Rossi ha delineato la tipologia dei giochi linguistici predominanti nella sua comicità, letta soprattutto in funzione della deformazione espressionistica della realtà, dell’iperbole e dell’accumulo di forme. Tanti i fenomeni commentati: l’infrazione sistematica delle massime conversazionali di Grice e del principio di cooperazione comunicativa; l’abuso di (pseudo)tecnicismi, cultismi, burocratismi, plastismi e idiomatismi; lo stravolgimento metalinguistico della grammatica; i giochi fonici o semantici della deformazione delle parole; l’uso e l’abuso di dialetti e lingue straniere. Lo «sperpero espressionistico» di Totò è stato quindi confrontato con il realismo di Eduardo, nel tentativo di ricomporre la dicotomia tra due modelli di linguaggio e di comicità apparentemente antitetici. Partendo dalla difficoltà di definire Napoli («Napoli è un prisma e riflette tutte le descrizioni», scrive Antonella Cilento in Napoli sul mare luccica ), Saskia Germer, dottoranda e docente di Letteratura Italiana all’Istituto di Romanistica di Halle, nella relazione dal titolo «Il mare non può essere azzurro se il cielo è rossofuoco - Alte und Neue Bilder in der Literatur um 2000» ha analizzato le modalità in cui le immagini tradizionali del capoluogo campano si trasformano nella letteratura napoletana contemporanea. Percorrendo le opere di autori come Elena Ferrante, Antonella Cilento e Peppe Lanzetta, Germer è arrivata a decostruire la differenza stessa tra immagini vecchie e nuove per dimostrare come, nel caso di Napoli, la dicotomia lasci il posto a un compenetrarsi incessante di entrambi i poli in forme alternative. Il pomeriggio è stato inaugurato da una relazione del filosofo Matthias Kaufmann, professore ordinario di Etica all’Università di Halle nonché membro dell’Accademia di Scienze morali e politiche della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Napoli. Nella sua relazione «Giambattista Vicos Gemeinsinn als 2_IH_Italienisch_77.indd 134 12.06.17 11: 15 Mitteilungen 135 Vermittler zwischen Universalismus und kultureller Differenz», Kaufmann ha dapprima illustrato i principi base del pensiero del filosofo napoletano Giambattista Vico soffermandosi sui concetti di storia ideale eterna e di senso comune, per poi mostrarne l’attualità e l’enorme potenziale in termini di intercomprensione e superamento delle differenze culturali. È seguito un intervento di Christoph Henke, docente incaricato di Didattica delle lingue all’Università di Halle. In «Magn’, allor song’ - Dalla cucina di Carlo Pedersoli ai grandi filosofi. Un percorso culinario attraverso la storia delle idee», Henke ha proposto un progetto originale di adattamento didattico per il ginnasio di ‘Mangio ergo sum’, successo editoriale filosofico-gastronomico di Bud Spencer (al secolo Carlo Pedersoli). La Giornata si è conclusa con la relazione «Simmo ‘e Napule, simmo ‘e n’atu munno: per un percorso musicale attraverso le immagini della città di Napoli», in cui Corinna Scalet, dottoranda in Linguistica Italiana dell’Università di Heidelberg, ha ricostruito le rappresentazioni di Napoli nella canzone napoletana più recente in un percorso musicale-cronologico da «Napul’è» di Pino Daniele fino all’«Amarcord» di La Maschera, passando per il rap newpolitano di periferia e il neomelodico attraverso i luoghi più rappresentativi della città. Non sono mancate le pause e i momenti di scambio, di discussione, di conoscenza reciproca e di incontro tra i numerosi partecipanti. Il pubblico delle Giornate di Studi Italiani dell’Università di Halle è infatti tradizionalmente eterogeneo: a studenti, ricercatori e docenti dell’Istituto di Romanistica si aggiungono gli ex-allievi e gli insegnanti di italiano dei licei del Sachsen-Anhalt, del Sachsen e del Niedersachsen, per i quali la partecipazione alla manifestazione è riconosciuta come corso di aggiornamento. E così, dopo ben otto ore di confronto e discussione, non è rimasto che darsi appuntamento al prossimo anno per una nuova stimolante Giornata di Studi… Daniela Pietrini Dante-Tagung in Frankfurt am Main Vom 27. bis 29. Oktober 2017 lädt die Deutsche Dante-Gesellschaft zu ihrer Jahrestagung nach Frankfurt am Main ein. Das Rahmenthema lautet «Dante und das Jüngste Gericht». Für das Programm sind folgende Vorträge geplant: Dr. Theresa Holler: «Theologische Ordnung und höllische Landschaft: Wie Dantes Commedia das Bild des Weltgerichts in Italien verändert», Prof. Dr. Hans Aurenhammer/ Prof Dr. Christine Ott: «Dante, Michelangelo und das Jüngste Gericht (bildende Kunst und Literatur)», Prof. Manuele Gragnolati: «Escatologia e corporalità nella Divina Commedia », Prof. Dr. Christina Lechtermann: «Die Endzeit-Prophetie des Pseudo-Methodius». Den Abschluss bildet traditionsgemäß eine Lectura Dantis, die diesmal Stephanie Heimgartner halten wird. Im Rahmen der Tagung wird in 2_IH_Italienisch_77.indd 135 12.06.17 11: 15