eJournals Vox Romanica 52/1

Vox Romanica
vox
0042-899X
2941-0916
Francke Verlag Tübingen
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1993
521 Kristol De Stefani

MARIA CARERI, Il canzaniere provenzale H (Vat. Lat. 3207). Struttura, contenuto e fonti Modena (Mucchi) 1990, XX + 532 p.(Subsidia al Corpus des troubadours 13)

121
1993
P. Gresti
vox5210392
392 Besprechungen - Comptes rendus P. 166: Je n'attribue pas de valeur dialectale au son intercalaire p. Quel que soit le domaine linguistique qu'elle represente, une personne qui combine une nasale labiale avec une dentale, peut soit substituer une dentale a la labiale, soit changer le lieu d'articulation, effort qui amene facilement une occlusive labiale, acceptee ou non par la graphie traditionnelle de la region, cf. B. LöFSTEDT, Studien über die Sprache der langobardischen Gesetze, Uppsala 1961/ 175s. Leena Löfstedt * MARIA CARERI, Il canzaniere provenzale H (Vat. Lat. 3207). Struttura, contenuto e fonti Modena (Mucchi) 1990, XX + 532 p.(Subsidia al Corpus des troubadours 13) Maria Careri affronta «con matura consapevolezza» (come avverte Aurelio Roncaglia nella Presentazione) lo studio di uno dei principali manoscritti della tradizione poetica trobadorica, sia dal punto di vista codicologico, sia dal punto di vista filologico. Data la ricchezza della ricerca, e Ja sua complessita, si dovranno privilegiare, in questa sede, solo alcuni aspetti, senza per questo negare il valore e l'utilita delle parti de! libro sulle quali ci si vede costretti a sorvolare. La parte strettamente codicologica occupa il primo capitolo, e a questo riguardo non c'e nulla «di cui lamentare Ja mancanza» 1. Essendo il ms. H palinsesto, Maria Careri procede alla descrizione materiale prima di quello ehe viene chiamato cod. 2, cioe l'antologia di liriche trobadoriche (il vero e proprio canzoniere H), e successivamente di quello ehe la studiosa chiama cod. 1, cioe il ms. originario, contenente un'opera latina per il momento non identificata. II cod. 2, databile alla fine del XIII sec., di provenienza veneta (tra Padova e Treviso, secondo quanto risulta <lalle glosse: cf. 289-92), e stato esemplato da tre mani, di cui una principale (mano 1) e due secondarie. Si possono individuare interventi successivi della mano 1, ehe vengono specificati via via con l'indicazione 1 a, 1 b ecc.; Ja mano 2 e responsabile dell'inserimento della maggior parte delle rubriche (non senza fraintendimenti, come si notera), oltre ehe di interi componimenti negli spazi lasciati vuoti dalla mano 1. Per la mano 3 si veda sotto. II ms. e arricchito da alcune miniature eseguite in un momento posteriore alla trascrizione dei testi. L'assemblaggio del cod. 2 e avvenuto in due fasi: la prima dovuta alla mano 1 (primo intervento: 1a; secondo intervento: 1b), la seconda alle mani 2 e 3. Lo scriptorium nel quale H ha visto Ja luce e «occasionale e privato» (63): una sola persona lavora alla fattura materiale de! libro, alla scelta dei testi da antologizzare, alla loro interpretazione e correzione. A proposito della scelta delle liriche, non e da sottovalutare l'idea ehe H, a causa della mancanza dei piu grossi nomi della lirica trobadorica, sia una sorta di appendice di una antologia ben piu completa (109s.). Per quanto riguarda l b , si tratta di interventi di integrazione e correzione, e la mente de! copista-studioso e piu rivolta al testo ehe alla fattura de! libro in quanto oggetto: la scrittura si fa, infatti, «piu rapida e corsiva» (35) rispetto a quella di 1a; anche l'impostazione della pagina risulta, nel complesso, piu disordinata. La seconda fase consiste in un riordinamento, sia testuale sia materiale, dovuto alla mano 2, e, infine, nell'aggiunta, da parte della mano 3, forse di un possessore de! codice, di una canzone di Uc de Saint Circ (BdT 457,40) alla carta 6lv 0 • I capitoli secondo e terzo sono dedicati alla descrizione interna di H: il secondo piu precisamente alla struttura e al contenuto, il terzo ai copisti e alle fonti. II copista principale di H (mano 1) costrul l'antologia per se, ricorendo a materiali di origini diverse, cosa ehe ha conferito un aspetto globalmente disordinato alla raccolta. II 1 Cf. W. MELIGA nella recensione a questo volume in Medioevo romanzo 17 (1992): 272. Besprechungen - Comptes rendus 393 nucleo primitivo del canzoniere (mano 1a) rivela una suddivisione per generi (canzoni: A; sirventesi: B; tenzoni: C) tipica anche di altre antologie trobadoriche. La parte iniziale (A: canzoni), apparentemente turbata dall'inserimento di sirventesi tra i quali compaiono i componimenti di Uc Brunenc BdT 450,3, 450,6 e 450,7 ehe la Careri considera, molto opportunamente, in realta come canzoni (88) esuddivisibile in tre sezioni (Al: canzoni; A2: vidas + canzoni; A3: canzoni) ehe svelano l'utilizzo di raccolte diverse, le quali hanno permcsso al compilatore di integrare quanto antologizzato in Al (eil caso, ad esempio, del citato Uc Brunenc) o di inserire nuovi autori. Non si puo ehe condividere l'opinione della studiosa (97) secondo la quale una tale confusione non puo essere economicamente riferita ad un antecedente unitario ehe il copista-amatore si limita a trascrivere. Rimane il dubbio se l'intervento delle nuove fonti corrisponda ad un esaurimento di quella principale oppure no. Per quanto coneerne la provenienza delle nuove fonti, pare ehe, in alcuni casi, per i trovatori «nuovi», cioeehe si trovano in A2 e A3, ma non in Al, il copista abbia utilizzato raecolte abbastanza distanti da quella di cui si eservito per Al. La situazione piu complieata equella dei trovatori ehe sono presenti tanto in Al quanto in A2 e/ o in A3 (78). Un caso esemplare a questo proposito equello del corpus del trovatore Uc Brunene, al quale la Careri aveva gia dedicato un articolo 2 , e sul quale si sofferma in modo particolare anehe qui (102-04; cf. anche 177-78 e le schede, 365 e 393-97). Anch'io mi ci soffermo, perche l'analisi di tale corpus da me condotta in vista di una nuova edizione critica mi permette di fare qualche, spero utile, precisazione. 11 piccolo canzoniere del trovatore rouergate (sei canzoni di sicura attribuzione) estato trascritto in Hin due, o piu, momenti diversi: la canzone d'apertura (BdT 450,4) si trova alla carta l8r 0 b-l8v 0 a (numero 60), mentre le altre cinque (nell'ordine: BdT 450,7; 450,6; 450,2; 450,3 e 450,1) si trovano alle carte 34v 0 a-35v 0 a (numeri 110-114). Questa diversa collocazione corrisponde ad un cambio di fonte: mentre 450,4, pur nella estrema complessita dei rapporti tra i manoscritti ehe la tramandano, ehe ha spinto l'editore di Uc, Carl Appel 3 , a rinunciare anche alla classificazione dei testimoni, puo essere ricondotta ad una fonte di tipo E, le altre canzoni presentano, in misura diversa, tracce di contaminazione dalla famiglia y (450,3 etutta di derivazione y): pare probabile ehe il copista di H abbia avuto a disposizione una nuova fonte E, eontaminata in momenti successivi con y. Le tracce di questa tradizione in BdT 450,1; 450,2; 450,3; 450,6 e 450,7 sono puntualmente messe in rilievo da Maria Careri. In particolare si prendono in esame BdT 450,2, 450,1 e 450,7. Le strofe V e VII di BdT 450,2, assenti in E (DIKN) sono aggiunte a margine in H (mano l b : si veda l'utilissimo prospetto fornito dalla Careri alle p. 205-18, ehe permette di individuare, per ogni componimento presente in H, le fonti e la mano ehe l'ha trascritto), da una fonte y ( = CR, cf. 395) di cui forse ha usufruito anche il copista del canzoniere A, ehe riporta le due strofe in chiusura di canzone. Oltre ehe in CR le strofe V e VII sono presenti anche in GQST, e in a 1, non conosciuto da Appel e tralasciato dalla Careri ehe si basa, evidentemente, sull'edizione eritica del filologo tedesco (l'unica esistente). Per quello ehe riguarda BdT 450,l edi fondamentale importanza, per il diseorso delle fonti utilizzate dal copista di H, l'attribuzione ad Arnaut Daniel, derivata da una fonte CRß: Maria Careri (397) spiega in modo assai convincente ehe tale attribuzione si deve ad una errata interpretazione, da parte della mano 2, di una postilla della mano 1: «alias [appunto CRß] NAr' danielz». Oltre a cio si aggiunga la segnalazione, in margine alla canzone, della successione strofiea di CM (a M manca la strofe VII: cf. 177s.), leggibile con gli ultravioletti. 2 M. CARERI, «Nell'atelier di un copista: strati di contaminazione nella sezione di Uc Brunet di H», in: Studi catalani e provenzali 88, L'Aquila 1990: 111-20. 3 C. APPEL, «Der Trobador Uc Brunec (oder Brunenc)», in: Abhandlungen Herrn Prof. Adolf Tobler ... dargebracht, Halle 1895, p. 45-78. 394 Besprechungen - Comptes rendus 11 caso di BdT 450,7 (nella nuova edizione sara probabilmente la canzone numero 5) e particolarmente significativo. Anche qui si hanno delle strafe mancanti in E (ABDIKN, ai quali si aggiungano, di diversa tradizione, 0 e U) e presenti, in parte, in y e nella «terza tradizione» ( = S), ehe H riporta in margine, trascritte da 1 b ( = strofe VII) e 1c ( = tornadas, VIII e IX) (cf. 393). Nella scheda relativa a questa canzone (n ° 110) si dovra rettificare quanto affermato a p. 394, cioe ehe le strafe VII, VIII e IX si trovano «solo in CMQT, la IX anche in R»: in realta la strafe e le tornadas sono anche in a 1 S, mentre la strafe VII e la prima tornada sono anche in G. Per quanto concerne il testo, e notevole il rilievo ehe assume, in questo discorso, la variante marginale di H al v. 40 (domnas far), ehe e la lezione di E (ABDIKP, ma anche di NGS, da aggiungere alla scheda di p. 394), mentre nel corpo della canzone H ha la lezione di CM (douz nafrar). E aggiungerei, come elemento significativo della presenza di y, il v. 47, dove H legge venon dezesper con CRMTa 1 QU, contro desvan li voler di E (ABDIKN). A proposito di questa canzone di Uc si potra, forse, stringere ulteriormente riguardo alle fonti di H, anche se gli indizi in questa direzione non sembrano molto significativi: la ricerca e ancora in corso. 11 discorso su Uc ci ha gia portato ad affrontare il problema delle fonti, ehe occupa il terzo capitolo del libro. La fonte primaria di Al risale a E, mentre per A2-A3, come accennato, si affiancano fonti accessorie (y, ß ecc.). Interessante e la sezione di Peire Vidal, per la quale la mano l b (e poi, in successione, l c ) ha a disposizione E, ß, y, Rc a . Analoga analisi viene condotta molto accuratamente dalla Careri anche per le parti B e C, e per le integrazioni della mano 2 (200--03). Seguono i capitoli dedicati alla grafia delle tre mani (di tipo esclusivamente descrittivo con tabelle dei segni grafici e delle basi etimologiche), alle glosse (con relativa edizione e commento linguistico), all'edizione di Questa coble d'amic, costituita da brevi commenti in prosa a una o piu coblas di vari trovatori. Chiudono il libro le schede di tutti i componimenti di H (una vera e propria tavola con i dati essenziali relativi a ciascuna poesia), l'edizione diplomatica di alcune carte di difficile lettura, la bibliografia, gli indici e le tavole. Un libro molto ben fatto, questo ehe Maria Careri ha dedicato al ms. provenzale H, destinato ad essere un punto di riferimento per chiunque, in futuro, voglia scandagliare il terreno assai ricco, a meta tra la filologia testuale e la codicologia, i cui frutti, in passato non certo abbondanti (ma si ricordi l'esemplare studio del Monfrin su C), oggi si comincia a cogliere con un certo successo: penso in particolare ai lavori, alcuni recentissimi, su A (Zufferey), su D (Avalle-Casamassima), su M (Lamur-Baudreu, Asperti, Zufferey), su N (Canettieri), su R (Eusebi, Tavera), su T (Brunetti), sui florilegi (Meneghetti). Lavori non tutti di uguale impostazione, ma ehe contribuiscono, nell'assieme, a gettare nuova luce su questi importanti testimoni della lirica in lingua d'oc. P. Gresti * RAMON SuGRANYES DE FRANCH, De Raimundo Lulio al Vaticano II. Articulos escogidos, Lausanne 1991, 256 p. (Hispanica Helvetica 2) Zum 80. Geburtstag des früheren Ordinarius für iberoromanische Sprachen und Literaturen an der Universität Freiburg i. Ü. haben sein Nachfolger und weitere Kollegen (Lausanne, Genf und Bern) diese Aufsatzsammlung zusammengestellt und nach vier Epochen gruppiert: Mittelalter, Renaissance, Barock, 19. und 20. Jahrhundert. Insgesamt liegen 16 Arbeiten von 1960 bis 1987 auf katalanisch, spanisch, französisch und italienisch vor. Sie spiegeln die weitgespannten Interessen des Autors, seine literarische Sensibilität, seinen philosophisch-theologischen Horizont, seine klare politische und kirchliche Haltung - und