Vox Romanica
vox
0042-899X
2941-0916
Francke Verlag Tübingen
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2011
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Kristol De StefaniLa Prise de Cordres et de Sebille.Traduction en français moderne par Magaly Del Vecchio- Drion, Paris (Champion) 2011, 160 p. (Moyen Âge – Traduction 87).
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2011
Paolo Gresti
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tative del lettore di epica del tempo. C’è solo un esempio di cesura dopo l’accento di sesta, e, proprio perché isolato, si tratta di un caso assai sospetto; è il v. 2898 «en halt, par descovert, forment lou fiert», nel quale basterebbe invertire i termini iniziali, eliminando la virgola alla fine del verso precedente e leggere: «Inellement devers Butor revient / par descovert, en halt forment lou fiert». Non avrei, per prudenza, toccato il testo della chanson, ma avrei senz’altro suggerito l’ipotesi nel commento. L’edizione è infatti chiusa, come dicevo all’inizio, da ricche note al testo, nelle quali la Del Vecchio-Drion fornisce spiegazioni e chiarimenti, sia sul piano del contenuto, sia sul piano testuale, dando per esempio ragione dei principali interventi, per lo più mirati a ristabilire la misura di versi ipometri o ipermetri. Utilissimi, infine, sia il glossario, sia l’indice dei nomi che compaiono nella Prise. Paolo Gresti ★ La Prise de Cordres et de Sebille. Traduction en français moderne par Magaly Del Vecchio- Drion, Paris (Champion) 2011, 160 p. (Moyen Âge - Traduction 87). È la traduzione in francese moderno della chanson di cui la stessa Del Vecchio-Drion ha fornito l’edizione critica per la collana dei Classiques Français du Moyen Âge 1 . Il testo tradotto è preceduto da una breve introduzione ed è seguito da un essenziale apparato di note (che la studiosa cerca, nei limiti del possibile, di diversificare rispetto a quelle che accompagnano l’edizione critica), dalla tavola dei nomi propri e dalla bibliografia. Per comprensibili ragioni di spazio, la traduzione è stampata a mo’ di prosa, ma la suddivisione in lasse e soprattutto il riferimento ai versi dell’edizione critica alla fine di ogni paragrafo permettono un confronto abbastanza agile con il testo originale. La versione in francese moderno è ben condotta, letterale quanto basta perché il lettore si faccia un’idea dell’originale, senza però forzature eccessive, che renderebbero la resa moderna poco omogenea e, a volte, francamente incomprensibile. Giustamente la Del Vecchio-Drion armonizza i tempi verbali (nella lingua antica, per esempio, l’accostamento di tempi passati a tempi presenti, con passaggi anche bruschi, non provocava lo sconcerto che provocherebbe oggi), e usa un’unica forma per i nomi (di personaggi o di luoghi) che in francese antico possono comparire con grafie differenti. Del resto, i nomi geografici sono stati attualizzati, tranne, ovviamente, quelli di luoghi non (facilmente) identificabili: «la géographie épique fait toujours une large part à la fantaisie»; condivisibile la scelta di non tradurre il vocabolo aumaçor, che rappresenta un titolo onorifico saraceno, nome comune che deriva da nome proprio: Al Mansur ibn Abi Amir, celebre ministro dei califfi omayyadi al-Hakam II e Hish ā m II, abile amministratore, fu famoso per il mecenatismo letterario. Paolo Gresti ★ 314 Besprechungen - Comptes rendus 1 Se ne veda la recensione, a cura del sottoscritto, in questo stesso volume.
